Il Comune dona agli alluvionati la 3a tranche di donazioni, a giugno (forse) i piani straordinari per le grandi opere, ma servono più fondi per i rimborsi – .

Al CinemaCity di Ravenna, ieri sera, 22 aprile, un folto gruppo di relatori davanti a un pubblico tutt’altro che immenso (non più di un centinaio di persone), per la seconda assemblea comunale per fare il punto sul lavoro svolto o in corso nel zona, un anno dopo l’alluvione. Insieme al Comune di Ravenna e ai Comitati Alluvioni ci sono, come sempre, il Consorzio di bonifica e la Protezione civile regionale.

Apre e riassume i temi principali il sindaco Michele de Pascale. Annuncia anche una buona notizia: la distribuzione agli alluvionati della terza tranche di donazioni arrivate dal Comune di Ravenna, questa volta circa 2 milioni di euro, che saranno così distribuiti: altri 5.000 euro a chi ha dichiarato danni superiori 50.000 euro; 3.000 euro a chi ha dichiarato danni compresi tra 25.000 e 50.000 euro; 2.000 euro a chi ha dichiarato danni compresi tra 5.000 e 25.000 euro.

Il sindaco de Pascale ricorda poi che il problema del rimborso dei beni mobili non è stato ancora risolto, la questione più delicata e importante per centinaia di alluvionati: il governo non ha ancora deciso cosa fare in merito, anche se le richieste sono tante, avanzate con forza a vari livelli.

Sui rimborsi richiesti tramite la piattaforma Sfinge, il sindaco conferma quanto detto nei giorni scorsi dal commissario Figliuolo: si stanno firmando le prime bollette di rimborso. Ma aggiunge che la struttura commissariale ha a disposizione finora 600 milioni di euro per i rimborsi e quindi potranno essere rimborsati al massimo 20.000 euro ai privati ​​e 40.000 euro alle aziende. Pertanto i soldi stanziati finora non sono sufficienti per i rimborsi.

Molti più soldi però sono stati stanziati per la ricostruzione pubblica: 2,5 miliardi stanziati dal governo più 1,5 miliardi aggiuntivi con il PNRR. “Sono tanti soldi, forse anche più di quelli che possiamo spendere – ha commentato il sindaco – anche perché i soldi del PNRR vanno spesi velocemente, entro il 2026”. Michele de Pascale ha ricordato come i lavori di emergenza e di massima urgenza siano stati praticamente ultimati mentre sono in parte ultimati anche tutti i lavori di restauro, in corso o in fase di progettazione, una grande quantità di opere già completate o in cantiere o allestite. Finora, tuttavia, siamo ancora nella fase di ritorno alla sicurezza pre-alluvione.

Invece i cosiddetti piani speciali mirano ad innalzare il livello di sicurezza nella zona (la sicurezza del futuro, ndr), dell’intero territorio dalle colline al mare, non sono ancora pronti. La struttura commissariale assistita dall’Autorità di bacino ha elaborato una prima bozza di linee guida per questi piani speciali e prevede di approvare entro giugno questo sistema di grandi opere, che – ha lasciato intendere il sindaco – sembra a questo punto un’ipotesi piuttosto ottimistica.

Dopo de Pascale hanno illustrato i rispettivi interventi (decine di interventi per decine di milioni investiti) IL Consorzio di Bonifica con Lucia Capodogli (rete consortile) e l’Agenzia Regionale della Protezione Civile con Marco Bacchini (rete fluviale). Federica del Conte, Consigliere Comunale di Ravennaa sua volta ha illustrato una serie di interventi per ponti e strade danneggiati dall’alluvione, per un valore di oltre 10 milioni.

Prima dell’incontro abbiamo rivolto alcune domande al sindaco de Pascale. “Avevamo preso un impegno con i cittadinidice Michele de Pascalefornire periodicamente informazioni circa l’andamento di tutte le problematiche relative all’alluvione. Da un lato c’è il tema degli accertamenti risarcitori, e devo dire che recentemente la struttura commissariale ha organizzato anche qui a Ravenna momenti aperti al pubblico, per spiegare e provare a superare le tante difficoltà legate proprio agli accertamenti e ai problemi burocratici . C’è ancora bisogno di semplificare per accelerare il processo. D’altronde sappiamo che per la parte risarcitoria non c’è ancora nemmeno una copertura economica, perché viene risarcita solo una piccola parte e purtroppo non i beni mobili. Nel corso di questa serata, invece, affronteremo il tema delle opere pubbliche, perché le preoccupazioni dei cittadini sono sia di essere compensate sia di vedere aumentata la sicurezza del territorio”.

«Questa sera, da un lato, il Consorzio di bonifica e dall’altro la Regione si aggiornano sul piano dei lavori per la rete dei canali, per le idrovore, per lo stato dei lavori sui fiumi mentre il Comune, ovviamente, si aggiorna anche sugli interventi sulla viabilità, perché anche su questo versante è molto importante dare informazioni chiare.continua il sindacoDobbiamo essere consapevoli che sarà un percorso lungo, ma noi ci saremo sempre e saremo sempre pronti a dare informazioni ai cittadini”.

Per quanto riguarda il grande piano per la messa in sicurezza dell’intero bacino territoriale, dalle colline al mare, a che punto siamo? “Qualche giorno fa la struttura commissariale ha prodotto una prima bozza delle linee guida, nella quale ci sono anche molti elementi che avevamo richiesto – dice de Pascale – ma siamo ancora alla filosofia, nel senso del Piano. L’obiettivo è arrivare a un piano più stringente entro giugno e noi diciamo che bisogna cominciare a capire con precisione dove pensiamo di costruire i vasi di espansione, dove vogliamo realizzare gli ampliamenti degli argini. Quali sono i criteri per la ricollocazione degli insediamenti, auspicando che non vengano penalizzati i grandi distretti produttivi della Romagna, talvolta colpiti dall’alluvione. Ma, ripeto, dobbiamo arrivare a una fase più concreta”.

E chi tirerà fuori i soldi per queste grandi opere? «Oggi ci sono stanziamenti finanziari per le opere pubbliche, è chiaro che queste risorse aggiuntive messe in campo con il PNRR hanno una scadenza molto breve, quindi difficilmente potranno riguardare opere a lungo termine. Mentre sui risarcimenti le risorse mancano davvero: è chiaro quindi che le promesse fatte sul 100% dei rimborsi ora devono vedere nuovi stanziamenti per diventare concrete” conclude il Sindaco.

Tag: Sindaco Pascale Comune alluvione vittime #3a tranche donazioni giugno progetti speciali grandi opere fondi necessari rimborsi

 
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