Nato a Bari e cresciuto come calciatore in biancorosso, è poi diventato un vero e proprio pilastro del Cosenza. In vista del prossimo impegno del Bari in Calabria, queste le parole del doppio ex Gigi De Rosa.
Sabato c’è Cosenza-Bari, due squadre che stanno vivendo momenti diversi del campionato. Che partita ti aspetti?
“Lo scorso anno il Cosenza ha ottenuto una sopravvivenza molto combattuta, ma sono diversi anni che è abituato a lottare per questo obiettivo. Sarà una partita pericolosa per entrambe le squadre. I calabresi hanno recentemente ritrovato una boccata d’aria fresca con la vittoria di Reggio Emilia, mentre il Bari non è abituato a lottare per questi obiettivi e il quarto cambio in panchina è un po’ lo specchio della stagione difficile che stanno vivendo i biancorossi. sperimentando. Sarà una partita da prendere con le pinze”.
Federico Giampaolo ha preso il posto di Iachini in panchina. Lo conosce?
“Sì certo, l’ho allenato anche al Cosenza nella stagione 2001-02. Sarà bello rivederlo sabato, ci saluteremo con affetto”.
Questa è sempre una sfida speciale per lei.
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“Il mio cuore è decisamente diviso a metà tra queste due squadre. Sono nato a Bari e nella mia città ho fatto tutto il percorso da giovanissimo fino ad arrivare in prima squadra. Ho giocato nel Cosenza per 10 anni. Posso solo sperare che entrambi raggiungano la salvezza alla fine”.
Aneddoti e ricordi della sua esperienza da calciatore nel Bari.
“Tra i miei ricordi più belli c’è quello di insegnare il dialetto barese all’Acerbis, è stata una conquista (ride ndr). Ricordo che i primi mesi giocavamo bene ma i risultati non arrivavano, poi quando cominciavano ad arrivare continuavamo a prenderci in giro”.
Cosa fa attualmente?
“Al momento ricopro il ruolo di dirigente del settore giovanile del Rende. Per me è importante restare in contatto con questo mondo.”
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