Freddo, ad Avellino prorogata l’accensione degli impianti di riscaldamento – .

Il freddo sembra non voler cedere il passo alla primavera e così il Comune di Avellino, con il Sottocommissario Prefettizio Rosanna Gamerra firma un’ordinanza per la proroga dell’accensione dei termosifoni condominiali:

“Poiché il Comune di Avellino è classificato secondo quanto previsto dall’art. 2 del DPR 412/93 in zona climatica D per la quale, come stabilito dal DPR stesso e dall’art. 4, comma 2, del DPR n. 74 del 16/4/2013, il funzionamento degli impianti di riscaldamento è consentito con i seguenti limiti massimi relativi al periodo annuale e alla durata giornaliera di attivazione:

– N. 12 ore giornaliere dal 1 novembre al 15 aprile;

Premesso che, ai sensi dell’art. 4, comma 3, dello stesso DPR n. 74/2013, fuori dal periodo di cui al comma precedente, gli impianti di riscaldamento possono essere attivati ​​solo in presenza di situazioni climatiche che ne giustifichino il funzionamento e, comunque, con una durata giornaliera non superiore alla metà di quella ordinaria consentita;

Data la presenza di temperature minime inferiori alle medie stagionali;

Considerato che, ad oggi, sussistono le condizioni climatiche tali da consentire la proroga dell’accensione degli impianti termici a servizio degli edifici pubblici e privati ​​del Comune di Avellino dal 19 aprile al 21 aprile 2024, ferme le disposizioni derogatorie previste per la edifici e casi indicati dall’art. 4, commi 5 e 6 del citato DPR 74/2013;

Visto l’art. 5, comma 1, del DPR n. 74 del 16/04/2013 che recita “in deroga a quanto previsto dall’art. 4, i Sindaci, con propria ordinanza, possono ampliare o ridurre, a fronte di comprovate esigenze, i periodi annuali di funzionamento e la durata giornaliera di attivazione degli impianti di riscaldamento, nonché stabilire riduzioni della temperatura ambiente massima consentita sia nei centri abitati e nelle singole proprietà”

ORDINE

la proroga del periodo di accensione degli impianti di riscaldamento dal 22 aprile 2024 al 24 aprile 2024, negli edifici pubblici e privati, fino ad un massimo di sei ore giornaliere, liberamente distribuibili nell’arco della giornata e nel rispetto dei valori massimi di temperatura ambiente stabiliti dall’art. 3 del DPR n. 74/2013.