“Sono vittima di aggressioni verbali, vergogna per chi lo mette in dubbio” – .

“Sono vittima di aggressioni verbali, vergogna per chi lo mette in dubbio” – .
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“Adesso fermati! Mi aspettavo le scuse, è arrivata la gogna mediatica. Come quello che subiscono tante donne vittime di violenza, anche psicologica. Pensavo di ricevere la solidarietà pubblica almeno da chi ha assistito alla scena, invece erano tutti in fila e coperti. Tanto che provano a descrivermi come un burattino che deve subire in silenzio la forza di chi ha davanti”. Così la consigliera comunale di Forza Italia, Raffaella Piccolo.

«I comunicati inviati alla stampa dal Sindaco e dalla sua maggioranza (che ovviamente nessuno ha avuto il coraggio di firmare) sono stati una seconda violenza, una seconda umiliazione che non meritavo, perché non sono uno strumento nelle mani di nessuno e non non ha inventato nulla. A chi non firma nemmeno dico una sola parola: vergogna!

Fate sapere a tutti che sono una donna libera e indipendente, che ha subito un’aggressione verbale con toni e parole di assoluta volgarità e che si è sentita umiliata davanti ai tanti presenti. Questa vicenda non può essere classificata come una questione politica perché, contrariamente a quanto si cerca di far credere, non sono uno strumento nelle mani di alcun mandante o regista.

Adesso il mio unico obiettivo è tutelare la mia immagine pubblica e difendere il mio equilibrio interiore da ogni tentativo di mistificazione o, peggio ancora, di falsificazione della realtà.

Concludo dicendo che su quanto accaduto decideranno gli organi competenti e non permetterò che lo faccia il “tribunale dei social”, purtroppo sapientemente incanalato da chi, con strumenti potenti, vorrebbe fingere di essere vittima”.

Tag: vittima verbale aggressività vergogna domanda

 
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