Festa della Liberazione, ad Andria per ricordare il passato e costruire il futuro – .

Festa della Liberazione, ad Andria per ricordare il passato e costruire il futuro – .
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Colazione, pranzo sociale e letture. Pensieri e discussioni a tavola. Ma anche dj set e spettacoli musicali. Tutto in un giorno, il 25 aprile, organizzato all’Officina San Domenico per celebrare la Festa della Liberazione da CGIL BAT, CapitalSud, Momò Murga, LegAmbiente Andria e Il Nocciolo.

Si comincia alle 10.30 con la colazione, il caffè rigorosamente preparato con la moka, poi alle 11.30 è previsto l’aperitivo, all’1.30 il pranzo sociale: ognuno porta quello che può. Sicuramente nel menù ci sarà un antipasto con i pomodorini raccolti da Lucia, un primo offerto dalla nonna di Marco, la pasta al forno di Michela, la parmigiana di Beppe, la frutta senza caporali e il limoncello del papà di Francesca. Non mancheranno il dibattito, la riflessione, l’approccio ad alcuni temi “scomodi” come la censura, la xenofobia, il nazionalismo. Ma anche musica, animazione e spettacoli fino a sera.

“Ci siamo chiesti: cosa significa veramente oggi la Festa della Liberazione? È semplicemente un giorno festivo da trascorrere con gli amici o c’è di più? E’ tempo di riflettere. E’ tempo di agire. I nostri nonni avevano motivi concreti per festeggiare. Hanno vissuto la guerra e hanno contribuito alla ricostruzione di un’Italia devastata. I partigiani lottarono per la libertà, sacrificando tutto. Ma cosa dobbiamo festeggiare intorno a noi, gli studenti vengono repressi, i conflitti armati si diffondono, i cambiamenti climatici mettono a rischio il nostro pianeta, la censura guadagna terreno, la precarietà dilaga, la xenofobia avvelena le nostre relazioni, le frontiere si rafforzano, i lavoratori vengono strumentalizzati, il nazionalismo rialza la testa In questo panorama c’è davvero qualcosa da festeggiare? Assolutamente no”, riflettono gli organizzatori.

“Ma c’è qualcosa da fare. C’è l’imperativo morale di restare uniti, di ricordare ciò che è stato e di impegnarci per un futuro migliore. Il 25 aprile ricorda che la libertà deve essere difesa ogni giorno. È una chiamata alle armi per tutte le forme di resistenza che lottano per la liberazione in tutto il mondo che invitiamo quindi al nostro Giorno della Liberazione, non solo per commemorare il passato, ma anche per celebrare il nostro desiderio di libertà, coraggio e lealtà ai nostri principi. Solo unendo le forze possiamo costruire un futuro migliore per tutti. Se la memoria dura, la libertà vive”.

 
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