Non si è presentato all’appuntamento, non ha risposto né al telefono né al citofono. Una circostanza strana per un uomo puntuale e preciso come lui.
Quando martedì scorso la polizia ha forzato il portone di casa di via Flaminia, la più tragica delle ipotesi è diventata certezza. Il professor Antonio Bonifati, docente degli istituti Einaudi – Molari di Rimini e Santarcangelo, lo ha trovato senza vita nella sua abitazione il 30 aprile.
Nessun segno di effrazione o intrusione di terzi, secondo la Polizia di Stato intervenuta sul posto. Morte per cause naturali, anche secondo il medico legale che ha per primo ispezionato il corpo del professore che pare fosse affetto da tempo da una grave patologia. Martedì scorso, quindi, nel primo pomeriggio la persona con cui il professore aveva appuntamento, non vedendolo né sentendolo al telefono, si è recata presso la sua abitazione in via Flaminia, accanto al ristorante San Giovanni, e dopo aver tentato di suonare al Il campanello ha chiesto ripetutamente aiuto chiamando il 113.
Sul posto la polizia ha svolto gli accertamenti del caso, avvisando la magistratura, allertando il medico legale, e avvisando i parenti che vivono a Castrovillari, in provincia di Cosenza. Bonifati tenne corsi serali per l’istituto Einaudi, oltre a coprire supplenti di italiano e di storia. Aveva insegnato anche al Marco Polo di Rimini.
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