Il Comitato Prisciano denuncia la costante presenza di odori ferruginosi acuti e pervasivi di chiara origine ferrosa e siderurgica nel territorio di Terni Est. Non vogliamo e non possiamo continuare a sostenere questa situazione che non è sufficientemente monitorata e analizzata dalle istituzioni competenti alle quali ci siamo rivolti più volte senza riscontro.
Riteniamo sia molto grave che le popolazioni non vengano ascoltate e che, di fatto, il fenomeno sia ampiamente sottovalutato. Abbiamo sollecitato ancora una volta l’ARPA Umbria a richiedere formalmente nuove misure di analisi e controllo nelle immediate vicinanze del polo industriale, con l’immediata installazione di dispositivi in grado di intercettare gli odori per un’accurata analisi olfattometrica, chimica e tossicologica, che individui scientificamente fonti e cause del fenomeno.
Per tutelare la salute della popolazione chiediamo l’intervento dell’ASL Umbria 2 per monitorare dal punto di vista sanitario gli effetti di queste emissioni sugli abitanti, in particolare sulle fasce deboli o fragili con problemi respiratori, e dopo un’attenta analisi dei dati raccolti, definendo le possibili conseguenze a breve, medio e lungo termine derivanti da tale esposizione e sull’ambiente naturale. Chiediamo inoltre all’ASL Umbria 2 di riprendere sistematicamente le analisi su carni, uova, latte, verdure e altri prodotti agroalimentari coltivati nel bacino ternano e, in particolare, in prossimità dell’acciaieria AST, ritenendo che ciò sia necessario per la tutela della salute dei cittadini.
Il Comitato Prisciano-Terni Est
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