TIVOLI – “Il mio compagno maltratta me ei miei 4 figli”, ma non era vero: assolto – .

TIVOLI – “Il mio compagno maltratta me ei miei 4 figli”, ma non era vero: assolto – .
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Dal modo in cui è stato raccontato sembrava un classico caso di maestro e compagno prepotentema è emerso in aula tutta un’altra storia.

Quindi mercoledì 24 aprile il Tribunale di Tivoli ha assolto un 68enne italiano perché il fatto non sussiste dall’accusa di maltrattamenti in famiglia nei confronti dell’ex compagno e dei 4 figli della donna.

Secondo la ricostruzione di Procura di Tivolii fatti sono accaduti a Zagarolo dal 2017 al 25 aprile 2020periodo in cui il 68enne italiano viveva con la compagna più giovane, 20enne, e i figli di lei avuti da un precedente matrimonio.

UN rapporto difficile loro, da cui è nato un bambino che all’epoca dei fatti aveva due anni e mezzo e che, secondo la presunta vittima, è stato purtroppo anche testimone di maltrattamenti avvenuti all’interno dell’unità domestica.

La donna, originaria del Nord Italia, aveva così denunciato il compagno per il reato di maltrattamenti nei confronti di familiari e conviventi.

La Procura in aula ha denunciato continui episodi di violenza fisica nei confronti della donna e dei suoi quattro figli intimidazione, umiliazioni, insulti E minacce. L’ex si è sentito denigrato, sopraffatto E impaurito dal suo partner fino al punto di provarci continuamente paura per la propria incolumità e per quella dei suoi figli.

Il compagno, sempre secondo il racconto della vittima, il ha minacciato di “cacciarla” fuori di casa Privandola così dell’autonomia decisionale ed economica e generando in lei una condizione di completa sudditanza psicologica.

Per questo mercoledì il Procura ha chiesto alla Camera di Giustizia una sentenza di tre anni di reclusione.

Fatti ed argomenti completamente smentiti dalla difesa in qualità diAvvocato Eleonora De Santis. “Il mio cliente non ha commesso assolutamente alcun tipo di violenza fisica, minaccia, insulto o umiliazione”.

“L’uomo aveva uno stipendio di 1500 euro e chiunque sa benissimo che riuscire a mantenere una famiglia di sette persone al giorno d’oggi è quasi impossibile”Ha spiegato ulteriormente l’avvocato De Santis.

Richieste sempliciquelli fatti dall’uomo, di “economizzare” ed evitare inutili sprechi di denaro per mantenere la stabilità economica della famiglia, secondo la teoria della difesa. Rispetto all’accusa di aver costretto la compagna a lasciare il lavoro di addetta alle pulizie in un albergo, la difesa ha precisato che la scelta era stata assolutamente volontaria e strettamente legata alla possibilità di assistere pienamente la loro giovanissima figlia, che certamente aveva bisogno di cure continuative. cura e attenzione.

Proprio su queste dichiarazioni si è pronunciata la Commissione presieduta dal Giudice Sergio Umbro – a lato del Giudice Matteo Petrolati e il giudice Francesca Fabbrini – ha deciso diversamente rispetto alla posizione dell’imputato, pronunciandosi sentenza integrale di assoluzione e indicando nel caso dispositivo l’insussistenza del fatto lamentato dall’accusa.

Per le motivazioni della sentenza bisognerà attendere il deposito tra 60 giorni.

(Claudia Santolamazza)

 
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