Lavinia Paolini, giovane originaria di Porto Azzurro, si è laureata lunedì 22 aprile scorso in Culture Moderne Comparate con una tesi dal titolo “La bottega dell’artista: luoghi della creazione come entità mutevoli. Il caso di Gianfranco Ferroni”.
La tesi magistrale ha ottenuto il massimo dei voti con riscontro positivo da parte della Commissione.
Una tesi in Storia dell’Arte che unisce un percorso lavorativo intrapreso in ambito museale e didattico, le recenti collaborazioni con la GAMeC e il ruolo di docente presso la Fondazione Enaip di Bergamo.
“L’atelier dell’artista è un luogo che riveste un’importanza cruciale per comprendere gli sviluppi della storia dell’arte. La sua presenza duratura testimonia la sua centralità e rilevanza come luogo sacro della creazione. Nel contesto dell’arte contemporanea, la concezione dei luoghi legati alla produzione artistica continua ad evolversi, con una varietà di approcci e pratiche diverse.
La tesi si propone di individuarne le costanti e le trasformazioni, ricostruendo situazioni e contesti specifici, focalizzando l’attenzione sui casi e tracciando possibili direzioni interpretative”.
Un ringraziamento speciale alla famiglia e agli amici elbani che l’hanno sostenuta in questo importante percorso formativo.
Complimenti dalla redazione di Elbareport a Lavinia