Bihac (Bosnia-Erzegovina): dettaglio del murale realizzato nel campo profughi di Bira da volontari trentini
“Bosnia Erzegovina, riflessioni e prospettive verso l’Europa” è il titolo di un dibattito a più voci promosso dall’associazione Progetto Prijedorpianificato per8 maggio a Trentoalle 17, presso il Centro per la Cooperazione Internazionale, in Vicolo San Marco.
Parteciperanno all’incontro Ezio Pilatipresidente dell’associazione Progetto Prijedor, Luisa Chiodidirettore dell’Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa, Jens Woelkprofessore di diritto internazionale presso l’Università di Trento e Marco Abramo, esperto di storia dei Balcani. Negli anni Novanta, durante la guerra in Bosnia, che insieme ad altre portò alla dissoluzione della Jugoslavia, morirono circa 100mila persone. L’accordo di Dayton del 1995, che pose fine al conflitto, “fotografò” la divisione etnica sul terreno. La Bosnia-Erzegovina era infatti composta dalla Repubblica Srpska (a maggioranza serba) e dalla Federazione musulmana croata. Il 21 marzo il Consiglio Europeo ha approvato l’avvio dei negoziati per l’adesione della Bosnia-Erzegovina all’Unione Europea.
Di pa.pi.
