CSI Arezzo, i dati del primo convegno su “Sport e Fede” – .

CSI Arezzo, i dati del primo convegno su “Sport e Fede” – .
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Sabato scorso 20 aprile presso il Seminario Vescovile in Piazza del Murello, 2, si è svolto il primo convegno organizzato dal Centro Sportivo Italiano – Comitato Arezzo sul tema “Sport e Fede”. L’evento, patrocinato dal Comune di Arezzo, dalla Diocesi di Arezzo – Cortona – Sansepolcro, dalla Provincia di Arezzo e dalla Fondazione di Comunità Arezzo, ha coinvolto istituzioni locali e regionali, rappresentanti di enti sportivi, istituti di credito e associazioni del terzo settore.

L’indagine effettuata ha coinvolto 187 società sportive della Provincia di Arezzo e oltre 40 parrocchie, oratori e circoli parrocchiali della Diocesi di Arezzo – Cortona – Sansepolcro, intervistati tra febbraio 2021 e marzo 2024. Parallelamente sono stati inviati questionari ad alcune scuole statali scuole della provincia, raccogliendo i feedback di 358 utenti, tra ragazzi, ragazze e insegnanti. I dati, riferiti dal Presidente del CSI Arezzo Lorenzo Bernardini, sono stati successivamente discussi dai presenti davanti a oltre 60 intervenuti, tra i quali: monsignor Andrea Migliavacca, Vescovo della Diocesi; Alessandro Viti, Presidente di Sport&Salute Toscana; Carlo Faraci, Presidente del Csi Toscana; Antonio Agostinelli, vicepresidente regionale del Cip; Alberto Melis, Delegato Coni Arezzo. Sono intervenuti: Alfredo Provenza (Comunità di Arezzo), Nicola Carini (Provincia di Arezzo), Federico Scapecchi (Associazione sport e politiche giovanili del Comune di Arezzo), Maria Luisa Di Lorenzo (questore di Arezzo), Aldo Poponcini (comandante della Questura di Arezzo). , Teodolinda Aniello (Credito Sportivo Toscana), Andrea Sassi (Fondazione Cassa di Risparmio Firenze), Sara Nocentini (Designer), Elisa Canocchi (Coordinatrice pedagogica, educatrice e formatrice) Roberta Bichi (Vice preside F. Severi), Isabella Ravegnani (Consulente studenti ), Pierluigi Rossi (Primo rettore della Fraternità laicale), Valerio Giunti e Giulia Innocentini (dirigenti Csi Arezzo). Lucia Tanti (Comune di Arezzo), Alessandro Monacelli (Direttore del Carcere di Arezzo), Bernard Dika (Portavoce Eugenio Giani), Studio Ghiretti, Albino Rubeo e Don Scardicchio hanno inviato il loro intervento video. Infine è stato allestito un tavolo alla presenza dei parroci.

DATI INDAGINE – Società Sportive

Le note positive: l’85% delle aziende prevede di tornare ad aderire a pieno titolo o quasi nel 2024; Il 59% pensa che il 2024 sarà in linea o migliore del 2023 per gli eventi sportivi; Il 48% prevede di avvalersi di un maggior numero di collaboratori nel 2023. Tanto entusiasmo per la ripartenza post-pandemia con l’adesione sempre più numerosa di sport e giovani. Gli eventi sportivi sono aumentati e hanno evidenziato l’importanza della formazione di istruttori e dirigenti.

Le note negative: il 24% delle imprese ridurrà la propria attività rispetto al 2022; Il 26% ritiene che non sarà possibile tornare ai livelli pre-pandemia; Il 47% immagina di dover ridimensionare la forza lavoro; forte bisogno di sostegno per spese di affitto, utenze, immatricolazioni. La riforma dello sport ha creato molta confusione. In generale, le risposte riportano una valutazione dei sistemi come obsoleti. Sono in aumento i comportamenti sedentari sotto i 16 anni. Ancora oggi le barriere architettoniche penalizzano gli utenti e mancano formatori nel settore per l’inclusione delle disabilità

Il divario di genere resta: 40% dei praticanti tra i maschi e 30% tra le femmine, 30% degli inattivi tra i maschi e 37% tra le femmine. Il cambiamento della modalità di pratica (da strutturato a non strutturato) e l’aumento della sedentarietà colpisce quasi interamente la componente femminile, mentre la componente maschile non sembra aver influito sulle abitudini sportive.

Sono penalizzate le fasce di età più giovani: i livelli di pratica sportiva si sono sensibilmente ridotti rispetto al passato tra i bambini e gli adolescenti, mentre hanno tenuto tra gli adulti (seppur con modalità di pratica differenti). I giovani hanno mantenuto (o ripreso) le abitudini pre-pandemiche, nelle fasce adulte si è verificata un’erosione delle forme più strutturate a favore di quelle destrutturate e della sedentarietà.

I Dati – Oratori/Parrocchie/Mondo Scuola

I dati positivi: le nuove generazioni stanno riscoprendo gli oratori, anche grazie all’associazionismo e al mondo del volontariato. La vita diocesana è chiaramente in ripresa. Positività verso il mondo dello sport, lavoro di squadra, vorrebbero conoscere il mondo oratorio, amano il nuovo Vescovo, conoscono il CSI, vogliono sedersi ai tavoli rappresentativi, proporre progetti, allacciare rapporti con le istituzioni, lo sport va bene essere per la salute.

I dati negativi: vecchie strutture; i relatori spesso non hanno legami con le istituzioni pubbliche. Scarsa programmazione di attività coordinate che rende difficile per le famiglie vivere la vita dell’oratorio. Società sportive poco accoglienti, stress da parte degli istruttori tecnici, non conoscono la propria parrocchia, percepiscono il parroco come “non sportivo”, c’è poco sport a scuola, insegnante e. fisica di scarsa qualità, l’insegnante di religione non è stimolante per il doposcuola, vorrei praticare più attività fisica, bullismo da parte dei compagni quando sbaglio, non conosco il ruolo del direttore sportivo, non so la formazione dell’educatore parrocchiale.

Fonte: Ufficio Stampa CSI Arezzo

 
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