«Marina di Carrara, ‘Duracel’ viene regolarizzato per la sua e nostra incolumità e riceve un risarcimento» – .

MARINA DI CARRARA – “Per Alessandro, piacevolmente conosciuto come “Duracel”, Carrara non è una città accogliente e solidale come più volte sostenuto dalla sindaca Serena Arrighi, molti residenti di Marina di Carrara la pensano così e ci hanno denunciato lo “sfruttamento lavorativo” di questo volontario.” A denunciare la situazione del noto ‘Durcell’, come simpaticamente si chiama un noto volontario che da tempo presta la sua opera e il suo servizio di pulizia in spiaggia e non solo, è il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Massimiliano Manuel . “Lui, un sessantenne che vive a Sarzana e ha una “borsa lavoro” come operatore ecologico – scrive Manuel -, sostituisce ogni giorno Nausicaa nella cura del verde, tanto che gli operai della nostra filiale sono non più visto a Marina. L’assenza di decorazioni “green” ben si sposa con l’utilizzo del Duracel che è estremamente efficiente ed economico. Il verde pubblico avrebbe bisogno di un Piano e di un Regolamento che preveda obblighi, divieti, norme e prescrizioni, capaci di regolamentare l’organizzazione e il funzionamento di Nausicaa e dei destinatari, ma Arrighi e il PD non vogliono avere lacci e lacci e quindi , se ne prende cura il volontario che per passione ama mantenere Marina di Carrara pulita e armoniosa. Ogni giorno, infatti – racconta e riferisce Mssimiliano Manuel – armato di frusta, cesoie, scale e tutto il resto, taglia le erbacce che crescono lungo la strada e rifinisce le siepi con competenza e senso del bello. Un’iniziativa che, però, molti segnalano come pericolosa, sia per l’uomo che interviene anche in mezzo a strade e incroci senza avere i dispositivi di protezione individuale obbligatori per la sicurezza (come guanti, occhiali, casco, cuffie antirumore, maschera e tuta da lavoro). traspirante), ma anche per passanti e automobilisti. Siamo stati infatti informati che questo volontario tuttofare ostruisce marciapiedi e strade anche con una scala (vedi foto) e potrebbe procurarsi un infortunio mentre svolge lavori che non sono di sua responsabilità e per i quali non è autorizzato. Potrebbe infatti essere sanzionato anche chiunque prenda iniziative personali, come tagliare l’erba nelle piazze o gli alberi lungo i bordi delle strade – specifica e ricorda il consigliere dell’opposizione –. Ma è chiaro, come sostengono alcuni, che per la Polizia Municipale Duracel è un fantasma anche quando taglia le siepi in mezzo alla strada. Il che solleva qualche dubbio tra i cittadini che vengono multati se parcheggiano l’auto per un minuto, in regime di divieto di sosta. Qualcuno, come accaduto in altre situazioni – sottolinea Manuel -, in una situazione simile, aveva presentato denuncia anche all’ispettorato del lavoro e al Comune era stata comminata una multa di circa 3000 euro perché l’uomo aveva utilizzato vari attrezzi in un luogo pubblico senza avere la licenza adeguata. Ma c’è di più perché, è notizia di questi giorni, che in un comune della provincia di Monza, un pensionato era stato multato di 800 euro dal suo comune per aver riparato una buca sulla strada. Il volontario della Duracel quindi, dopo tutto il lavoro che svolge, potrebbe anche essere multato. A questo punto Fratelli d’Italia – chiede Manuel – lancia un appello all’assessore Carlo Orlandi, che aveva dichiarato alla stampa che Duracel ha collaborato con Nausicaa, affinché si assuma le sue responsabilità per consentire a questa persona, davvero lodevole, di organizzarsi nel lavoro svolge ogni giorno in totale sicurezza, anche in termini di maggiore tutela del territorio. Che in una situazione caratterizzata da scarsità di risorse economiche e condizioni di lavoro umilianti, Alessandro debba avere l’autorizzazione a svolgere ciò che fa, che indossi i dispositivi per la sua sicurezza e che venga ricompensato in qualche modo, anche magari con un rimborso di spese, da Nausicaa o dal Comune. Sappiamo che in realtà più che un panino, un caffè e un piatto di pasta che gli offrono residenti e commercianti, non porta nulla a casa e ciò che gli offrono i cittadini non basta a premiarlo del suo impegno, del suo zelo e della sua passione” .

 
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