L’appuntamento
La cerimonia si svolgerà questa sera, al teatro Rossini, alle 21, con l’OSR diretta dal maestro Noris Borgogelli che accompagnerà l’evento con brani di vari autori, dedicati ai vincitori. L’albo d’oro è molto ricco e ha visto premiati nelle quattro edizioni precedenti: i cantanti Daniela Barcellona, Mariella Devia, Nicola Alaimo ed Eleonora Buratto, il compositore Carmine Emanuele Cella, i pianisti Michele Campanella e Leone Magiera, il direttore e l’attore Saverio Marconi, le giornaliste Paola Molfino e Roberta Pedrotti, il tenore manager Masahiro Shimba, i gruppi corali della Città di Pesaro.
Pesarese d’adozione, il regista, scenografo, costumista, direttore artistico e scrittore Pier Luigi Pizzi, è un vero pilastro del teatro lirico italiano, tanto che probabilmente non esiste direttore d’orchestra, cantante, teatro o festival di rilevanza internazionale che abbia non incrociato con quello di questa personalità eccezionale. Pizzi è particolarmente legato a Pesaro per le numerose installazioni realizzate per il Rof. E Luciano Pavarotti è legato anche a Pesaro, città di cui si innamorò e nella quale si trasferì spesso per tenere importanti masterclass con i suoi allievi nella residenza Baia Flaminia. Non è un caso che a lui sia intitolato il lido sotto il San Bartolo e questa sera davanti al teatro Rossini verrà inaugurata una scultura a grandezza naturale che lo rappresenta.
Pavarotti e l’eredità artistica
Scomparso nel 2007, il ricordo del tenore e soprattutto l’eredità della sua passione per l’insegnamento dei giovani cantanti sono diventati gli obiettivi della Fondazione Luciano Pavarotti che afferma che «l’eredità più significativa che ci ha lasciato è l’importanza di promuovere la musica , arte e cultura per costruire un mondo migliore e il dovere di condividere passione, conoscenza e talento con gli altri”. Presente alla cerimonia la vedova, presidente della Fondazione, Nicoletta Mantovani, che ritirerà il premio e che ha dichiarato: «Tutte le nostre attività vogliono riflettere il compito che Luciano si era dato e che ci ha lasciato: cioè portare l’opera a tutti, per diffonderla, renderla familiare.” Non meno importante è il lavoro portato avanti da Italiafestival, l’associazione multidisciplinare formata da alcuni tra i più prestigiosi festival italiani. Nato nel 1987 in seno all’Agis, oggi rappresenta 43 festival italiani e 4 reti di festival, che operano nei settori della musica, del teatro, delle arti dello spettacolo e della danza, della letteratura e di altri eventi artistici. Tra le missioni, consolidare sempre più una rete che tuteli e promuova i festival nazionali, perché sostenere i festival significa sostenere l’arte, la cultura e il territorio italiano.
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Corriere Adriatico