tutto il peggio del 25 aprile – .

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Scene indecorose, interventi patetici, gente che si prende i soldi. IL 25 aprileEra il giorno della Liberazione trasformato in una farsa da parte della sinistra. Con il consueto ritornello del governo fascista, compagne e compagne hanno provato a cavalcare l’onda scendendo in piazza: protagonisti sono stati leader politici infangati come Elly Schlein, intellettuali sulla cresta dell’onda come Antonio Scurati, gente in cerca di visibilità e anche pro -Palestina, che ha dato luogo ad attacchi semplicemente vergognosi contro le brigate ebraiche. Ovviamente nel silenzio generale del mondo rosso.

Iniziamo con Salis, Ilaria E Roberto. Se l’attivista di estrema sinistra è stata beatificata dalla sinistra, con tanto di candidatura alle europee con l’Alleanza Verde-Sinistra, suo padre è ovunque sul piccolo schermo e rilascia più interviste di un regista con un film in promozione. Quest’ultimo ha partecipato alla manifestazione organizzata a Roma dall’ANPI e ha letto un messaggio firmato dalla figlia: “Dalla mia cella desidero ardentemente che il mio Paese si mostri ogni giorno degno della sua storia, che oggi come ieri vuole opporsi all’ingiustizia. nel mondo e prendere la parte giusta della storia. Buon 25 aprile”. Ma attenzione allo sfogo: “Non so quale sia il simbolo dell’antifascismo. Ma credo che un simbolo dell’antifascismo sia un volto. Credo che Ilaria da questo punto di vista abbia qualche diritto di essere considerata un simbolo dell’antifascismo”. Non c’è bisogno di dire altro.

Ma non è tutto. Ilaria Salis ha incontrato l’esponente dell’Avs Luana Zanella: durato non più di 45 minuti il ​​colloquio nel carcere di Budapest, con l’insegnante lombardo accusato di lesioni senza manette né catene. “Mi sembra incredibile avere tutto questo sostegno…”, le parole del 39enne riportate da Repubblica, prima di un programma elettorale carico di grandi speranze: “Ha detto che il rispetto dei diritti umani e civili è la sua priorità – ha detto la deputata Verde – Poi anche lo Stato sociale, la tutela delle politiche sanitarie e sociali nei confronti delle persone più fragili, il ambiente, accoglienza dei rifugiati e lotta alla violenza sulle donne”.

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Impossibile non menzionarlo Antonio Scurati in questa carrellata horror del 25 aprile. Lo scrittore mussoliniano è reduce dal pianto per la presunta censura del monologo sulla Rai, diventando così il volto di punta della manifestazione organizzata oggi a Milano, in piazza Duomo. Come ampiamente previsto, la penna del Napoli ha letto il suo discorso sulla Liberazione e ha ricevuto scroscianti applausi. Non sono mancati gli spunti per strizzare l’occhio ai compagni: “Temo che ormai nemmeno questo 25 aprile si dirà la parola antifascismo. Mentre vi parlo stiamo festeggiando perché questo è il Giorno della Liberazione che è la liberazione dal nazifascismo”. Lui è la ciliegina sulla torta, l’abbraccio con Elly Schlein. Ma non è tutto. Per concludere in bellezza, Scurati sarà tra gli ospiti di Fabio Fazio a “Che tempo che fa”, incontro che solitamente riunisce i principali volti dell’opposizione al governo. L’ambiente ideale.

Non possiamo non includere il pro-Pal, protagonisti nelle principali piazze italiane per motivi che nulla c’entrano con il 25 aprile. Da Roma a Milano, passando per Bologna e Treviso, scontri e insulti contro le brigate ebraiche. Emblematico quanto accaduto nella capitale, con la polizia costretta a intervenire per evitare il peggio. A Milano si sono registrate violenze contro alcuni leader ebrei, finiti nel mirino di alcuni stranieri filo-Gaza. “Assassini”, il grido dei giovani che hanno tentato di sfondare il cordone presidiato dai volontari dei City Angels. La comunità ebraica non ha potuto manifestare liberamente, ma nessun messaggio di solidarietà da parte della sinistra, che negli ultimi mesi si è fatta “apprezzare” solo per aver difeso i violenti centri sociali e pro-Hamas. Purtroppo al peggio non c’è mai fine, lo sappiamo. E ieri lo hanno dimostrato anche i soliti noti.

Franco Lodige, 26 aprile 2024

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