Palazzo Cattaneo in via Oscasali. Il prezzo è di 3 milioni di euro – .

È in vendita uno dei palazzi più belli di Cremona: Palazzo Cattaneo in via Oscasali. Il prezzo di vendita è di tre milioni di euro. Nei giorni scorsi è apparso sulla bacheca di real estate.it l’annuncio da parte dell’Agenzia Marinelli e Balzerano di Napoli. “Vendesi prestigioso palazzo d’epoca libero per complessivi circa 3.000 mq oltre a circa 1.700 mq di aree scoperte. Il complesso è composto da un piano terra per un totale di circa 920 mq tra locali e locali tecnici, un piano nobile con saloni monumentali e foresteria per un totale di circa 1.350 mq e due soffitte per un totale di circa 85 mq ed un piano cantinato per un totale di circa 660 mq. Completa la proprietà il cortile d’ingresso con portici, per un totale di circa 700 mq ed un giardino di circa 1.000 mq.“. Già qualche anno fa si parlava di una vendita dell’edificio. Ora c’è l’annuncio ufficiale.

Di origini cinquecentesche”Costituisce forse la più importante ristrutturazione di un antico edificio, non realizzato ex novo, ad opera dell’architetto Faustino Rodi”, come scrive Lidia Azzolini. Le prime notizie sulla proprietà risalgono al XVII secolo, quando era di proprietà dei fratelli Ariberti: Giovan Battista, il figlio maggiore, e Bartolomeo che abitarono inizialmente in Contrada Sforzosa (attuale via Milazzo) che successivamente acquistarono il palazzo retrostante prospiciente il quartiere Oscasali. La Cremonella però scorreva tra le due proprietà e le trattative per la copertura erano in corso. La morte improvvisa di Giovan Battista Ariberti fece decidere il fratello a venderlo ai Cattaneo. Ariberti si ritirerà così nel palazzo fatto costruire dal padre in piazza Filodrammatici. La saldatura degli edifici ed il passaggio sul Cremonella furono poi eseguiti dai Cattaneo. Sempre dagli studi di Lidia Azzolini, emerge che il marchese Antonio Cattaneo decise di affidare la ristrutturazione del Palazzo all’amico-architetto Faustino Rodi. La ristrutturazione ha interessato quasi esclusivamente gli interni della vecchia casa Ariberti.

Nacque così lo straordinario palazzo con lo scalone a doppia rampa con pilastri di Botticino e decorato alle pareti con semplici riquadrature geometriche e decorazioni in stucco sul soffitto, il loggione che corre lungo il cortile principale, le stanze dei piani superiori, la sala del biliardo con la retrostante biblioteca, la sala impero, la sala Diana (affrescata da Luigi Benini), ambienti tutti disposti in circolo attorno al grande salone terminante nella sala da pranzo. Un tempo nella sala si tenevano i concerti dell’Accademia Filarmonica e Rodi risolse il problema della luce rialzando la cupola ellittica. Degne di nota sono anche le stanze rossa e verde e la sala degli specchi. La galleria che collega la parte centrale ai saloni su via Oscasali sarebbe stata dipinta dal Natali.

La proprietà del palazzo passò poi per via ereditaria alla famiglia Imperiali di Roma. Negli anni Novanta il Palazzo è stato sede di un circolo ricreativo e culturale, il Circolo Cattaneo. Utilizzato anche per concerti, manifestazioni, eventi e matrimoni.

 
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