Economia e Lavoro
Cgil e Uil Trapani prendono posizione contro la modifica al decreto legislativo PNRR che apre la strada alla presenza delle associazioni pro-vita nelle cliniche italiane.
“La decisione del governo – affermano la coordinatrice donne della Cgil Francesca Todaro e la responsabile Uil Pari Opportunità Trapani Antonella Parisi – rappresenta un passo indietro per i diritti delle donne e per i principi di autodeterminazione che la nostra società ha faticosamente realizzato”. “Tutto ciò – aggiungono – avviene, tra l’altro, proprio nel momento in cui la Francia inserisce il diritto all’aborto nella Costituzione e il Parlamento europeo ha votato per inserire l’aborto nella Carta dei diritti europei, sancindo così non solo la libertà di scelta donne come principio irrevocabile, ma anche come dimostrazione di un forte impegno per la tutela e la promozione dei diritti delle donne.
Nel caso italiano, non solo è inaccettabile la norma, ma è inaccettabile anche il fatto che il governo abbia utilizzato i fondi del PNRR destinati all’assunzione di personale socio-sanitario, per l’aumento dei servizi pubblici a sostegno della genitorialità”. La CGIL – – concludono Todaro e Parisi – ribadisce la ferma contrarietà ad ogni tentativo di regressione dei diritti e continuerà a lottare e vigilare affinché i consultori restino luoghi di appoggio neutrali e professionali, liberi da ogni forma di pressione e influenza ideologica che possa potrebbero compromettere l’accesso ai servizi e le libertà individuali”.