a partire da luglio – .

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PADOVA – Il 1° luglio inizia la rivoluzione del mercato di piazza delle Erbe. Martedì la giunta ha approvato una proposta di delibera che sarà discussa in consiglio comunale il 13 maggio, riguardante le modifiche al piano per il commercio al dettaglio sulle aree pubbliche. Un piano che riguarda soprattutto lo storico mercato ortofrutticolo, dove è previsto un riassetto conseguente alla progressiva morte dei banchi.

All’inizio degli anni 2000, infatti, nella piazza operavano 74 bancarelle. Poi, tra ambulanti in pensione, bancarelle spostate in Prato della Valle e qualcuno che ha deciso di chiudere, gli esercenti si sono ridotti di quasi due terzi, creando grandi “buchi” nella piazza. Nello specifico, su 40 posti a disposizione per i piccoli stand, 18 restano sempre vuoti. Per quanto riguarda i grandi stalli, invece, un parcheggio su dieci resta vuoto.

PIANO
Dopo una lunga attività di confronto e condivisione con operatori e associazioni di categoria, è stato definito un nuovo layout di tutti gli stand e una nuova impostazione della piazza, che diventerà operativa dal 1° luglio ferma restando la possibilità di uscire prima per sperimentare il nuova disposizione. Il piano del Comune punta a riposizionare le bancarelle per eliminare gli spazi vuoti, rendere migliore l’esperienza del cliente e più bello il mercato nel suo complesso. Avendo più spazio a disposizione, si è pensato che potesse essere l’occasione per ampliare l’area da tenere libera tra i banchi del mercato, i negozi e le bancarelle sotto il Palazzo della Ragione, perché oggi l’eccessiva vicinanza crea situazioni di rischiosa commistione tra i frequentatori dei locali e dei veicoli in uscita dalla piazza. Attualmente ci sono tre file di banchi. Dalla prossima estate diventeranno due: una composta dalle banche grandi e una dalle banche piccole. A chiedere la riduzione delle code sono stati gli ambulanti con i banchi vicini alla strada: una circostanza che crea non pochi problemi ai clienti, costretti a fare la spesa col rischio di essere investiti.

SPIEGAZIONE
«Dopo il voto del Consiglio, non appena la delibera sarà esecutiva, potremo convocare l’assemblea per la procedura di riassegnazione dei 22 banchi più piccoli, mentre i nove grandi hanno già le assegnazioni previste, spiega l’assessore al Commercio , Antonio Bressa. Lasceremo poi il tempo necessario agli operatori per indicare ai propri clienti quale sarà la loro collocazione nel nuovo impianto. Nella delibera abbiamo fissato il primo luglio come primo giorno, ma possiamo anche iniziare prima in accordo con gli operatori. Sono felice di quanto abbiamo condiviso misurandoci direttamente con chi ogni mattina scende in piazza e con i suoi rappresentanti. Il risultato è un mercato che saprà valorizzare gli operatori, ma con una disposizione più funzionale sia al loro lavoro che alle esigenze dei clienti e senza l’attuale frammentazione che mal si sposa con una piazza monumentale”.
«Il mercato di piazza delle Erbe è un mercato storico in una delle nostre piazze più importanti, fa parte della nostra immagine e un luogo di incontro nel centro storico – ha aggiunto l’assessore. Per questo abbiamo investito le nostre energie in questa azione di rilancio, che prevede la nuova disposizione degli stand e un’azione di comunicazione che vogliamo attuare dopo la riorganizzazione per ricordare ai padovani il valore dello shopping di piazza”.

LE ALTRE ZONE

Il nuovo assetto si inserisce in un quadro più ampio di ridefinizione degli stand nelle aree pubbliche e riguarda anche alcuni aspetti legati ai mercati cittadini. Verranno infatti eliminati sei dei 18 parcheggi attualmente previsti per il mercato ortofrutticolo quotidiano di Prato della Valle, che si svolge dal lunedì al venerdì. Sabato spariranno altri tre stand di frutta e verdura (su 18) sempre a Prato. Sei su nove verranno eliminati durante la Fiera di Pasqua di via Oberdan. Scompariranno, infine, altri 16 parcheggi isolati (su 67) dislocati in diversi quartieri: tra questi anche quello occupato dalla bancarella dei libri nei pressi della Loggia Amulea sempre a Prato.

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Il Gazzettino

 
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