Il ponte del 1° maggio richiama i turisti e la stagione in Sardegna comincia bene La Nuova Sardegna – .

Il ponte del 1° maggio richiama i turisti e la stagione in Sardegna comincia bene La Nuova Sardegna – .
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Sassari I terminal brulicanti di tram, le strutture extralberghiere che si lasciano alle spalle quella sensazione di torpore invernale e le società di autonoleggio sotto assalto. È il primo assaggio d’estate che si respira negli aeroporti e nei centri più grandi dell’isola per il ponte tra il 25 aprile e il 1° maggio.

Alberghi aperti Il presidente di Federalberghi Sardegna non ha dubbi sul senso dei numeri di questa settimana. «È un ponte che dà il via alla stagione turistica – dice Paolo Manca –. Abbiamo avuto numeri interessanti, considerando che buona parte degli alberghi, circa il 50%, hanno aperto quando solitamente in questo periodo la percentuale si ferma al 20%. Quindi questo ponte rappresenta la vera partenza di stagione molto più della Pasqua. Ora, gradualmente ed entro la fine di maggio, tutte le strutture apriranno”.

Gli albergatori sardi si aspettano una stagione estiva forse anche migliore della scorsa. «Le previsioni sono promettenti – prosegue Manca –. Le prenotazioni anticipate sono state tante e resta da capire se si tratti di un anticipo legato unicamente al risparmio o se si tratti di un aumento della scelta per la Sardegna. Se anche la richiesta last minute resterà importante allora ci sarà sicuramente un aumento dei numeri rispetto allo scorso anno”.

Bed and breakfast «Direi che la situazione è positiva – spiega MaurizioBattelli, fondatore e amministratore delegato di Sardegna Co-Hosting e presidente dell’associazione Extra –. Sicuramente questo lungo ponte dal 25 aprile fin quasi al 1° maggio ha funzionato. Per quanto riguarda le prenotazioni, sia in città che anche sulla costa, cominciamo a vedere un buon riscontro. Questo vale sia nel nord che nel sud della Sardegna. I numeri delle prenotazioni sono soddisfacenti: parliamo infatti di circa il 65% di occupazione in tutta la città di Cagliari ed è andata molto bene anche ad Alghero”. Il turista tipo di fine aprile è innanzitutto l’italiano che, con una manciata di vacanze collocate in giorni strategici, si è garantito una microvacanza di una settimana. Ma tra le presenze registrate nelle strutture ricettive, in realtà la maggioranza sono straniere. «Sì – prosegue Battelli – è così. L’inizio dei voli dalle capitali europee si è fatto sentire subito. Questo lungo weekend è il primo assaggio dei dati della stagione, anche perché a Pasqua i numeri erano quasi nulli. Per quanto riguarda l’estate, le previsioni che abbiamo in mano oggi sono in linea con quelle dello scorso anno, e quindi direi che quella che ci aspetta dovrebbe essere una stagione positiva”.

Molti stranieri «A Cagliari, forse anche a causa del maltempo, non c’è stato il pienone che ci aspettavamo – spiega Laura Zazzara, il presidente dell’associazione “B&b a Cagliari e in Sardegna” –. Da un rapido confronto con i colleghi emerge che il tasso di occupazione dei bed and breakfast si aggira attorno al 50%”. E ancora: «La nostra ipotesi è che la scelta fatta quest’anno a Cagliari, che solitamente ha numeri alti per Sant’Efisio, di non allestire tribune abbia tenuto un po’ lontani i turisti. E le piogge previste per il primo maggio hanno sicuramente influito sulle prenotazioni. In ogni caso questo lungo weekend è stato molto meglio di quello di Pasqua, dove tra l’altro non avevamo ancora collegamenti aerei. È grazie ai voli che arrivano abbastanza stranieri, soprattutto inglesi, tedeschi e olandesi. Poi c’è un numero crescente di americani, arrivati ​​anche l’anno scorso ma ora sembrano in aumento”.

E infine una proposta. «L’unico rammarico – conclude Zazzara – è sempre lo stesso: il Sud Sardegna è attrezzato per vivere di turismo tutto l’anno e quindi servirebbe un’offerta di voli invernali. A Cagliari, ad esempio, che è una destinazione molto popolare tra i tedeschi, quest’inverno non abbiamo avuto un volo dalla Germania. Se c’è una cosa che mi sento di chiedere al nuovo assessore regionale al turismo è questa: cominciamo a spalmare l’offerta su più mesi, Cagliari ha una spiaggia aperta tutto l’anno. Abbiamo solo bisogno di percorsi per portare i turisti lì”.

 
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