Maxirissa e tentato omicidio al Santuario, gli arrestati domani davanti al gip – .

Viterbo – Le udienze di convalida previste in mattinata – Tre uomini di 33, 35 e 46 anni in manette – Denunciate quattro persone, tra cui un minorenne – VIDEO

di Barbara Bianchi


Al video viene applicato un filtro per rendere irriconoscibili i volti dei minori coinvolti e dei passanti


Viterbo – Tre persone in manette e agli arresti domiciliari. Denunciati quattro, tra cui un minorenne. È questo il bilancio pesantissimo della maxirissa di venerdì pomeriggio al Santuario. Minuti da far west, che hanno provocato un fuggi fuggi generale tra passanti, residenti, famiglie e turisti che si trovavano in una delle piazze principali della città.

Viterbo – Maxirissa al Santuario – Sul posto carabinieri, polizia e 118


Secondo quanto ricostruito finora, tutto sarebbe nato da un litigio tra due famiglie, poi la svolta molto violenta degli eventi. Un 46enne, a bordo di un’Audi bianca, ha tentato di investire un 33enne di nazionalità afghana. Quindi, la reazione. Aggressivo, violento, prendendo a pugni, calci e colpendo il tetto e i finestrini dell’auto e colpendo altre persone con una mazza da baseball.

Viterbo – Maxirissa al Santuario – Sequestrata l’auto


Grazie all’immediato intervento dei Carabinieri e della Polizia, sono finiti in manette due italiani di 35 e 46 anni e un 33enne di nazionalità afgana, tutti delinquenti. Da venerdì sera sono agli arresti domiciliari: sono accusati di rissa aggravata. Posizione più dura per il 46enne, che dovrà rispondere anche di tentato omicidio per aver tentato di investire il suo “rivale”.

Viterbo – Maxirissa al Santuario – Sul posto la polizia


Domani mattina dovranno presentarsi davanti al gip per l’udienza di convalida: avranno modo di ricostruire quanto accaduto fornendo la loro versione dei fatti. Mentre proseguono le indagini delle forze dell’ordine per “ricostruire – spiegano gli inquirenti – la dinamica dell’evento criminoso, anche attraverso l’acquisizione di testimonianze e la visione delle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza presenti”.

Barbara Bianchi



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Galleria fotografica: Maxirissa al Santuario


Presunzione di innocenza

Nell’ordinamento penale italiano vige la presunzione di innocenza fino alla sentenza definitiva. Presunzione di innocenza che si basa sull’articolo 27 della Costituzione italiana secondo cui una persona “non è considerata colpevole finché non viene condannata in via definitiva”.

28 aprile 2024

 
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