Vannacci fa tremare la Lega, Giorgetti gela. Il generale prova a difendersi: «Senza offesa» – .

Vannacci fa tremare la Lega, Giorgetti gela. Il generale prova a difendersi: «Senza offesa» – .
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La campagna elettorale del generale inizia a velocità zero Vannacci. Le sue parole sui bambini disabili sono al centro di una polemica da più parti. Anche all’interno della Lega che lo ha nominato. Ha detto a La Stampa che gli studenti, compresi i disabili, «a scuola devono essere divisi in base alle loro capacità. Credo che classi con caratteristiche differenziate aiuterebbero i ragazzi con grandi potenzialità ad esprimersi al meglio e anche quelli con più difficoltà verrebbero aiutati in modo particolare”. Discriminazione? «No, ma sicuramente non metterei un disabile a correre con qualcuno che batte il record dei cento metri». Parole che tutti, a partire dalla Cei, stigmatizzano: «Si torna così agli anni bui della storia». Ma è nel Carroccio, per nulla convinto di aver dovuto portare Vannacci agli Europei, per scelta di Matteo Salvini, che si registra una pesante presa di distanza dal modo di pensare come indipendente del generale nel Centro Italia. Giancarlo Giorgetti, che nelle ultime settimane aveva cercato di evitare l’argomento Vannacci che non gli piaceva, a proposito delle classi speciali per disabili e delle altre esternazioni del generale dice: «Non sono d’accordo». E il ministro dell’Economia aggiunge: «Vannacci non è della Lega». Un distanziamento decisamente deciso. Pronunciato nella sede della Lega a Varese, durante la presentazione della candidata Isabella Tovaglieri. «Lei – sottolinea Giorgetti, proseguendo la polemica su Vannacci – è una candidata figlia di questa terra, sente quello che pensa la gente, è al servizio del territorio». Insomma, non rientra nella categoria del “paracadutista-paracadutista”, come molti leghisti chiamano Vannacci, e non lo considerano uno di loro.

Vannacci e le frasi sui disabili, i presidi della Roma: «L’impegno degli insegnanti per favorire l’inclusione»

L’indignazione di Giorgetti si aggiunge a quella di Fedriga e altri, nel Carroccio, dove l’umore di molti leader e parlamentari non è dei migliori: «Vannacci è un personaggio provocatorio, ci farà ballare con i suoi sfoghi per tutta la campagna elettorale». Questo sarà visto. Intanto, oltre ai vescovi guidati dal cardinale Zuppi, anche l’associazione dei presidi italiani – e altri che operano nel settore educativo – sono in profondo disaccordo con Vannacci: «I disabili in classe sono una risorsa. L’idea del generale di separarli è ghettizzante e incostituzionale”.

Ma sul piano politico, dove l’indignazione del Pd è massima e Renzi trova “vergognose” le argomentazioni del generale, è anche nel centrodestra che la posizione di Vannacci sta generando molte critiche. Sia a livello governativo che territoriale. Il forzista Roberto Santangelo, assessore regionale all’Istruzione e alle politiche sociali dell’Abruzzo, è chiaro: «Così si ghettizzano i ragazzi fin dall’inizio del percorso scolastico. L’inclusione sociale e culturale è un valore imprescindibile”.

Insomma, nel centrodestra sta emergendo un fronte contrario alle posizioni estreme di Vannacci. Respinto subito dal ministro della Difesa, Crosetto, che ormai è in grande compagnia. Alla manifestazione FdI a Pescara tutti sono sgomenti. «I disabili in classi separate? Per favorire l’integrazione – dice il ministro della Famiglia, Eugenia Roccella – è bene che ci sia mescolanza e che le persone siano abituate a stare con chi ha differenze”. E un altro ministro, quello dello Sport, Andrea Abodi, sempre pescarese, durissimo: «Sono agli antipodi delle idee espresse dal generale. Sono concetti non condivisibili, lontani anni luce dal nostro punto di vista culturale e morale”. E sono concetti “che non hanno alcun impatto sulle politiche governative che vanno esattamente nella direzione opposta, quella dell’inclusione e del rispetto come principio supremo”.

IL CONTRARIO

Nessuno nel governo rimprovera esplicitamente Salvini di aver messo in campo il generale che la pensa così, ma non tutti hanno approvato questa candidatura. FdI – come fanno notare i suoi vertici laddove il supermeloniano Donzelli stigmatizza le dichiarazioni di Vannacci e del capogruppo Foti: «Non commento ciò su cui non sono d’accordo» – ha anche il timore che scoppi di questo gentile «creerà una frattura con il mondo cattolico, quando in realtà non ce n’è bisogno». Il vicepresidente della conferenza episcopale, monsignor Francesco Savinio, parla così: «Vorrei dire, con papa Francesco, che l’inclusione è un segno di civiltà». E insiste: «Le classi separate riproducono i ghetti».

Il temporale ci racconta che in serata Vannacci prova a innescare una mezza rovescio. «Nessuno viene lasciato indietro, ma liberiamo le ali e il cervello di chi sa o vuole volare!». È quanto scrive su Facebook il candidato leghista. Intanto ha cancellato il post sul titolo della sua contestatissima intervista sui disabili, ma anche sull’antifascismo di cui non si sente parte, che non approva, e lo ha sostituito, e lo ha sostituito con queste parole: «Gli articoli vanno letti senza fermarsi ai titoli».

 
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