“Il Torino dovrà mantenere un ritmo altissimo per competere con l’Inter” – .

Silvano Benedetti è stato intervistato in esclusiva da TorinoGranata.it. Benedetti cresce calciatore nelle giovanili del Torino e dopo il passaggio in prima squadra nella stagione ’83/’84 matura esperienze nel Parma, nel Palermo e nell’Ascoli prima di tornare ai Granata dove resta dal 1987 al 1992, vincendo il campionato Mitropa Cup e raggiungere la finale di Coppa UEFA. Appese le scarpe al chiodo, nel 2001 è tornato al Torino e da dirigente si è occupato in particolare della scuola calcio fino al 2023. Abbiamo parlato con lui della partita di oggi all’ora di pranzo tra i Granata e la neo Campioni d’Italia dell’Inter.
Con il Frosinone il Torino ha dimostrato ancora una volta di perdere le occasioni nei momenti buoni, oggi, a cinque giornate dalla fine del campionato, affronta l’Inter. I Granata sono al 10° posto, a tre punti dal Napoli che è 8°. Quante speranze hanno ancora di andare in Europa?
“Con l’Inter è una di quelle partite che non ha bisogno di grande concentrazione perché arriva già automaticamente e andare a giocare a San Siro è un palcoscenico che dà carica a qualsiasi giocatore. Alla luce dell’andamento delle prestazioni del Toro contro le grandi squadre, la squadra non ha mai deluso e ha sempre fatto bene quindi penso che sia una partita in cui potrà approfittare di un momento di giustificato relax da parte dell’Inter. Poi sulla qualità dei campioni nerazzurri non si discute e questa potrebbe essere l’unica nota negativa, ma per il Toro potrebbe aprirsi uno scenario positivo, in primo luogo perché contro le grandi ha sempre fatto bene e, in secondo luogo, perché potrebbe esserci una momento di relax da loro”.
Si fronteggiano due delle difese più impenetrabili della Serie A, l’Inter è 1° con soli 18 gol subiti e il Torino è 4° con 29. Non sarà facile segnare, ma i nerazzurri sono i più prolifici della categoria con 79 gol mentre i Granata faticano tantissimo, ne sono arrivati ​​solo 31.
“Spero che non sia facile segnare per l’Inter. Le difese sono entrambe importanti e sarà davvero bello vedere come potrà comportarsi la nostra difesa nell’ennesimo test stagionale contro un attacco formidabile come quello dell’Inter”.
Buongiorno guiderà la difesa del Torino, che hai portato in squadra da bambino, una buona occasione per Alessandro anche in vista della convocazione all’Europeo?
“Per lui è un’ulteriore vetrina e ancora una volta potrà dimostrare il suo valore”.
Magari i tifosi del Toro non saranno molto contenti che possa mettersi in mostra, visto che già si parla molto di mercato.
“Lo so, lo so”.
L’attacco del Torino è un po’ spento e se non segna Zapata difficilmente lo faranno gli altri.
“Io sono dell’idea che il Torino sia un buon attaccante, purtroppo siamo incappati in alcune partite che non hanno reso quanto avrebbero dovuto. Zapara è scontato ma Sanabria e Vlasic sono tutti giocatori che hanno ancora grandi qualità e lo stesso Pellegri, quando sta bene, è un buon attaccante. A volte segna un gol in una partita inaspettata e in altre fa fatica”.

Non ci sarà Linetty perché squalificato, mentre rientra Ricci. C’è Ilic che con il Frosinone non ha convinto molto, anche se reduce da un infortunio e senza giocare da 50 giorni, e forse Juric libererà Tameze dalla difesa. Il centrocampo del Torino dovrà fare i conti con un giocatore importante come quello dell’Inter, cosa dovrà fare per avere la meglio?
“Innanzitutto il Torino dovrà essere una squadra compatta e bassa perché se l’avversario soffre a centrocampo verrà in soccorso per supportare difensori e attaccanti. I giocatori dovranno aiutarsi a vicenda e così, a volte, la difficoltà di un reparto può essere superata”.
Senza Linetty il giocatore che recupera tanti palloni non è più disponibile, anche se ci penserà Ricci.
“Sì, Ricci e Ilic sono giocatori che riescono ad esprimersi meglio quando hanno la palla tra i piedi. Se Tameze agirà in mezzo al campo potrà aiutare a contenere l’Inter”.
Ma vista l’esperienza di Tameze contro l’attacco dell’Inter, non sarebbe meglio una linea difensiva composta da lui, Buongiorno e Rodriguez?
“Certamente contro una squadra come l’Inter il primo ostacolo è quello della difesa e se hanno più esperienza può essere un vantaggio. A volte sono le sensazioni del mister nella settimana prima della partita a fargli decidere chi schierare, quindi dipenderà da come ha visto Lovato e Tameze e verrà schierato chi gli darà maggiore sensazione di affidabilità. L’esperienza di Tameze non passa certo inosservata e potrebbe avere un vantaggio su Lovato, ma se quest’ultimo fosse più energico e vivace in allenamento il tecnico non si lascia scappare le sensazioni e avrebbe un giocatore in più a centrocampo visto che Tameze è capace sia svolgere la fase difensiva e impostare, magari riprendendo l’azione subito dopo aver recuperato palla”.
Sulle fasce Bellanova a destra e Lazaro e Vojvoda a sinistra si contenderanno il posto?
“La mia sensazione è che Vojvoda potrebbe essere più avvantaggiato perché può giocare un ruolo più difensivo rispetto a Lazaro, non dimentichiamoci che giocheremo a San Siro e non contro l’ultima squadra in classifica quindi un giocatore che possa dare un aiuto in più anche in fase difensiva può essere importante”.
Cosa non deve assolutamente fare il Torino in questa partita?
“Non deve chiudersi perché contro certi tipi di giocatori, come quelli dell’Inter, quando chiudi trovano sempre il colpo del KO. Penso che il Torino, come ha sempre fatto, debba andare a fare la sua partita ad armi pari, consapevole del gioco che ha sempre attuato pressando l’avversario e provando a ripartire perché se chiudi contro l’Inter è davvero difficile riportare a casa il risultato perché trovano sempre il tiro”.
In una prospettiva europea, è davvero questa l’ultima spiaggia per Torino?
“Il percorso del Torino sarebbe ulteriormente complicato se non andasse bene oggi, ma sono ottimista che almeno un posto verrà portato a casa perché l’Inter è senza dubbio una grande squadra ma c’è sempre un momento di relax dopo aver raggiunto un obiettivo come il campionato. Quindi con la pressione del Torino e un po’ di relax dell’Inter sono convinto che il Torino possa fare bene”.
Poi ci sarebbero ancora Bologna, Verona, Milan e Atalanta da affrontare.
“Già tre squadre in lotta per la Champions e una per la sopravvivenza da non sottovalutare: bisogna fare punti in ogni partita”.

 
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