in Puglia gli infortuni mortali in agricoltura sono pari all’11,3% del totale nazionale, un triste primato – .

In Puglia gli infortuni mortali in agricoltura sono pari all’11,3% del totale nazionale, mentre le denunce di malattie professionali raggiungono il 14%, un triste primato per la regione a forte vocazione agricola che necessita di maggiori strumenti di tutela del lavoro in agricoltura. È quanto riferisce Coldiretti Puglia, in occasione della Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro che si celebra il 28 aprile, sulla base del Rapporto INAIL di marzo 2024 che ha analizzato le segnalazioni di infortuni mortali e di malattie professionali nella gestione dell’agricoltura per regione nel quinquennio 2018 – 2022.

Per ammodernare il parco macchine agricole e rendere più sicuro il lavoro in campagna, aperta fino al 30 maggio 2024 la procedura informatica – spiega la Coldiretti Puglia – per compilare le richieste di contributi per progetti di miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori e per sostenere l’acquisto da parte di micro e piccole imprese agricole di macchinari e attrezzature di lavoro nuovi e innovativi per ridurre significativamente le emissioni inquinanti, migliorare le prestazioni e la sostenibilità e ridurre il livello di rumore o i rischi di incidenti, con un finanziamento a fondo perduto pari al 65% per la maggior parte delle imprese agricole imprese (70 milioni) e l’80% per i giovani agricoltori sotto i 41 anni (20 milioni).

Per attivare più efficaci sinergie interistituzionali per il rafforzamento della sorveglianza sanitaria – aggiunge Coldiretti Puglia – è stata siglata un’intesa tra la Prefettura di Bari, l’ASL, l’Ispettorato del Lavoro dell’Area Metropolitana Bari-Bat, e CIMALA EBAT Bari e Bat, la Ente Territoriale Agricolo Bilaterale, con l’obiettivo di innescare un dinamico avanzamento nell’attuazione della sorveglianza sanitaria a cui sono tenute le imprese agricole, tenendo conto sia delle caratteristiche peculiari del lavoro agricolo e delle mansioni che in esso rientrano, sia del profilo di stagionalità che incidono sul lavoro agricolo.

Essendo rivolto ai lavoratori che svolgono attività manuali, svolte quindi in assenza di macchine ed attrezzature specifiche, che li espongono a rischi legati alla movimentazione manuale dei carichi, a posture incongrue protratte per tempi significativi, all’esecuzione di movimenti ripetuti con effetti principalmente sul carico della colonna vertebrale e degli arti e rischi quali l’esposizione ai raggi solari e condizioni microclimatiche estreme, e dato che l’attività lavorativa si svolge prevalentemente all’aperto, la sorveglianza sanitaria deve essere mirata con particolare attenzione all’analisi dell’apparato muscolo-scheletrico.

È importante incentivare l’innovazione per garantire un livello sempre più elevato di sicurezza sul lavoro in agricoltura, ma resta ancora molto da fare e per questo – conclude Coldiretti Puglia – è necessario proseguire con decisione sulla strada intrapresa con interventi di semplificazione, trasparenza, innovazione tecnologica e formazione, in grado di accompagnare le imprese nello sforzo continuo di prevenzione. Per questo sono importanti le risorse che l’INAIL mette a disposizione delle aziende agricole per rinnovare e ammodernare il parco macchine attualmente in circolazione.

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