Vita notturna in centro, i comitati residenti incontrano il sindaco Lepore e il rettore Molari – .

Vita notturna in centro, i comitati residenti incontrano il sindaco Lepore e il rettore Molari – .
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Ragazzi che bevono e festeggiano lauree, compleanni e altre occasioni in strada fin quasi al mattino. Le auto cercano di farsi strada a fatica tra la folla. Risse con tanti feriti a colpi di bottiglia. I residenti di Piazza Aldrovandi, Via Petroni, Piazza Santo Stefano e delle altre zone ‘calde’ della vita notturna del centro di Bologna devono spesso affrontare notti insonni. E tanto per dire basta alla movida sfrenata, domani mattina il coordinamento dei comitati di residenti incontrerà il sindaco, Matteo Leporee il rettore dell’Università di Bologna, Giovanni Molari. La richiesta è quella di “intervenire tempestivamente per cambiare una situazione che è insostenibile. Bisogna farlo presto, sicuramente prima esattamente”, dice Giuseppe Sisti, presidente del Comitato di via Petroni.

Ieri sera c’è stata una grande rissa in piazza Aldrovandi

Le ultime 24 ore sono la cronaca di un qualunque fine settimana o giornata di festa nel cuore di Bologna. In via Petroni, già verso l’una di notte, il rumore era insopportabile. Impossibile che chi vive per strada possa riposarsi, come chiede da mesi.

Poco prima, in piazza Aldrovandi, dove erano radunati almeno 600 giovani, era scoppiata una rissa con molti feriti a colpi di bottiglia. Le auto che tentavano di transitare lentamente sulla corsia riservata, riaperta al traffico qualche mese fa per cercare di tenere la situazione sotto controllo, sono state bloccate dalla folla. Anche il vicino Vicolo Bianchetti si trasformava durante la notte in una sorta di orinatoio a cielo aperto. Non è andata meglio in piazza Santo Stefano, dove la musica di uno dei tanti locali affacciati sulla piazza ha tenuto svegli fino a tardi i residenti.

La voce dei residenti

Gli abitanti del centro di Bologna sono esasperati e, attraverso i 14 comitati di residenti costituiti nelle varie zone, chiedono da anni un intervento più incisivo da parte del Comune, del Questore, Antonio Sbordone, e delle autorità “Qui ieri sera, come quella precedente e come lo scorso fine settimana, c’è stato delirio – denuncia Sisti -: la città è fuori controllo e bisogna intervenire in modo diverso. Bisogna adottare misure di prevenzione, soprattutto in vista dell’estate, perché non si può più andare avanti così. È il caos totale”. Difficile anche il dialogo con commercianti e gestori dei locali, che secondo Sisti dovrebbero “iniziare a rispettare le regole, evitare assembramenti fuori dai locali, limitare la presenza di tavoli negli spazi esterni. Solo allora potremo sederci tutti attorno a un tavolo e parlare”, dice.

La chiamata in causa dell’Università di Bologna

Per i residenti la responsabilità non è solo del Comune, ma anche dell’Università di Bologna. Lunedì mattina è previsto un incontro tra il coordinamento dei comitati di residenti, il sindaco Lepore e il rettore Molari. “Anche l’Università deve smettere di far finta di niente – dice Sisti -. I ragazzi sono i loro utenti e devono assumersi la responsabilità anche di ciò che accade fuori dai locali universitari”. Nel mirino dei residenti ci sono lauree – con relativi cori, coriandoli, festeggiamenti e bevute – e serate fuori controllo. «Anche gli spazi gestiti direttamente dall’Università, come piazza Scaravilli, dove da mesi accade di tutto, vanno messi sotto controllo», è l’appello dei comitati che chiedono anche «misure disciplinari per gli studenti che trasgrediscono».

 
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