prossimi eventi – Targatocn.it – .

prossimi eventi – Targatocn.it – .
Descriptive text here

Nuovi appuntamenti proposti dall’Università della Terza Età di Cuneo.

Si comincia lunedì 29 aprile alle 15.30 al cinema Monviso con il convegno che avrà come relatore il professor Giuseppe Tardivo che tratterà il tema: “Il coraggio di innovare e la capacità di investire” sono le sfide dell’economia cuneese

È un momento difficile ma il cuneese ha dimostrato di saper superare periodi molto complicati e dobbiamo essere ottimisti e fare nostre le considerazioni di Noam Chomsky: “l’ottimismo è una strategia per costruire un futuro migliore”. Alcuni dati confermano la forza del cuneese nel panorama socio-economico piemontese e nazionale. Cuneo ha il tasso di disoccupazione più basso del Piemonte, praticamente alla soglia considerata fisiologica: 3,7% contro il 6,6% regionale e l’8,2% nazionale, e il tasso di occupazione più alto che ha raggiunto il 70%. 3% contro il 66,3% regionale e il 60,1% nazionale. Cioè dieci punti sopra la media italiana. Questi due indicatori danno un’idea più immediata di tanti altri
percentuali di quanto è solido il mercato del lavoro nella Granda. Nella dinamica del valore aggiunto dal 2000 a oggi, Cuneo ha ottenuto la performance più vivace rispetto al Piemonte e all’Italia, e nel 2022 ha registrato per la seconda volta il reddito pro capite più alto dell’intera regione con 33.238 euro rispetto alla media regionale di 30.896 euro
(quello nazionale si ferma poco sopra i 29mila euro). Il cuneese produce il 15 per cento della ricchezza piemontese e più dell’1 per cento di quella nazionale. È salita al ventesimo posto nella classifica delle province italiane più ricche stilata da Unioncamere con l’Istituto Tagliacarne, con un Pil del 6,9% contro il 6,6% della regione e il 6,8% dell’Italia. E ancora: l’export ha sfiorato i dieci miliardi con una crescita del 7,1% rispetto a dodici mesi prima. Questi dati confermano che quasi il 17% delle vendite estere effettuate in Piemonte provengono da aziende della Granda, nel 60% dei casi destinate ai Paesi dell’Unione Europea, con Francia e Germania quali mercati principali. In questo contesto, la Provincia di Cuneo ha dato vita al cosiddetto “Modello Cuneo” con il famoso acronimo: “aziende del cristallo”: aziende estremamente pregiate ma anche estremamente fragili, nel senso che necessitano di un sostegno costante e adeguato da parte di
Istituzioni. In questo modello un ruolo importante lo giocherà l’Università sulla base di tre pilastri fondamentali: formazione, ricerca, terza missione. L’acronimo di riferimento è: ARRTE: Apertura, Rigore, Rilevanza, Trasferimento, Etica. Il sistema socio-economico cuneese è un sistema complesso in fase di sviluppo. Se sapremo sviluppare i suoi punti di forza, valorizzare le sue eccellenze e affrontare le criticità incontrate, potrà crescere ulteriormente ma ciò sarà possibile solo attraverso un’attenta pianificazione che valorizzi le specificità locali, territoriali e produttive e sia, soprattutto, condiviso. La sfida è avvincente e fa ben sperare ma dobbiamo giocarcela da protagonisti e non semplicemente subirla.

Giuseppe Tardivo è Professore Ordinario di Economia e Gestione Aziendale presso la Facoltà di Economia dell’Università di Torino. Insegna anche in diverse altre università in Europa e nel mondo, a Londra (professore onorario), Lione e Los Angeles. Nell’aprile 2004 è stato nominato Coordinatore della Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Torino – Sede di Cuneo. Da sempre orientata al raggiungimento dell’eccellenza nella ricerca e nella formazione, Tardivo è fortemente impegnata nella cooperazione internazionale in collaborazione con altre università e istituzioni europee. Attualmente è Coordinatore Scientifico, per l’Università di Torino, di programmi di cooperazione internazionale, finanziati dall’Unione Europea, con 14 università europee. Il Professor Tardivo affianca all’attività accademica una qualificata attività professionale e di consulenza nel campo dell’economia e della finanza aziendale. È autore di dieci monografie e di oltre 100 articoli su riviste scientifiche nazionali e internazionali. Collabora con importanti quotidiani nazionali (tra cui Il Sole 24 Ore) e reti televisive. È stato il tedoforo della “Torcia della Conoscenza” alle Universiadi del 2007.

Giovedì 2 maggio sarà la volta di Enrico Perotto che, sempre al cinema Monviso alle 15.30, parlerà di Oltre l’impressionismo. I quattro padri del XX secolo: Seurat, Gaugin, Van Gogh, Cesanne”

L’incontro intende prendere in considerazione un particolare periodo storico
dell’arte francese ed europea, cioè quello della reazione all’arte impressionista avvenuta alla fine del XIX secolo. Il contributo storico degli artisti impressionisti si ritrova nella loro ricerca di un nuovo modo di affrontare la natura, basato sui concetti di ‘imprecisione’ e ‘sguardo innocente’: Manet, Monet, Pissarro, Sisley, Degas e Renoir ne sono i sostenitori, ciascuno a modo loro, di un’idea dell’arte come rifiuto di tutto ciò che è immobile, fisso e costituito in una forma ben definita. Tutto si confonde nelle pennellate ‘liquide’ degli impressionisti. Le loro tele accolgono il frutto delle loro visioni spontanee, restituite con
tocchi di colore vibranti d’istinto. Ecco però che si affaccia sulla scena artistica europea una nuova generazione di pittori che intendono dare seguito alle innovazioni stilistiche introdotte dagli impressionisti. Seurat, Van Gogh, Gauguin e Cézanne approfondiranno e arricchiranno i presupposti della pennellata impressionista, confrontandosi con il rigore delle forme rappresentate e mirando allo stesso tempo alla loro disintegrazione nell’indistinto, ma allo stesso tempo coinvolgendo sempre più l’osservatore dimensioni visionarie della realtà, intrise di sogno, fantasia, poesia e immaginazione.

Enrico Perotto ha ricoperto l’incarico di docente di storia dell’arte presso l’Istituto di Istruzione Superiore “Bianchi-Virginio” di Cuneo. Si interessò alla poesia artistica dell’età barocca, pubblicando studi sugli scritti di Girolamo Borsieri, studioso lombardo e conoscitore d’arte del Seicento, e su quelli di Ignazio Nepote, pittore e poeta della corte sabauda del Settecento. Dal 1999 al 2014 è stato curatore di mostre e membro del Comitato Scientifico della Fondazione Peano di Cuneo, con la quale ha ripreso la collaborazione nel 2021. Ha curato la pubblicazione di Ego bianchi. Diario 1945-1948, Edizione condotta sull’autografo, Una premessa di Piero Arese, Prefazione critica di E. Perotto, Boves (Cn), Araba Fenice, 2009, continuando ad approfondire l’opera dell’artista. Partecipa all’organizzazione di eventi espositivi con grandArte dal 2013 e con il Comune di Rittana (Cn) dal 2018 e si occupa della curatela di mostre di artisti e fotografi contemporanei attivi nella provincia di Cuneo e Torino. È l’autore del libro Il Monumento alla Resistenza di Cuneo 1969-2019. Immagini di ricevimenti di cronacheIstituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea della Provincia di Cuneo “Dante Livio Bianco”, Cuneo, Primalpe, 2020.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV “Costo del lavoro inferiore al previsto”, il Tar ribalta il bando per l’irrigazione da acque reflue a Trani – Telesveva Notizie – .
NEXT Jane Goodall festeggia i suoi 90 anni on the road, sarà a Roma per il concerto del Primo Maggio – .