“La città ha bisogno di una sferzata di dignità e vigore” – .

“La città ha bisogno di una sferzata di dignità e vigore” – .
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Civitavecchia, 28 aprile 2024 – nell’omelia del vescovo Gianrico Ruzza nella messa pontificia per la festa di Santa Fermina, patrona di Civitavecchia, l’appello all’attenzione al bene comune, alla partecipazione e al rispetto della dignità delle persone.

Il prelato, guardando con preoccupazione alla situazione dei giovani, all’inquinamento, ai problemi delle strutture sanitarie, alla grave crisi economica e alle possibili ricadute della chiusura della centrale di Torrevaldaliga Nord, in vista della consultazione elettorale sollecita “una rinnovata volontà crescere la comunità cittadina di fronte alle sfide che ci pone la contingenza nazionaleee internazionale”.

“Per la nostra città è tempo di concentrarsi sul bene comune. Siamo alla vigilia di una scadenza elettorale molto importante e la partecipazione a questo momento della vita comunitaria, oltre ad essere un alto esercizio dei propri diritti democratici, è il segno della rinnovata volontà di prendersi cura dellainteresse della comunità“.

A pochi giorni dall’inizio di una difficile campagna elettorale per Civitavecchia e il vescovo Gianrico Ruzza sceglie la forma più solenne, l’omelia della messa pontificia per la festa di Santa Fermina, patrona della città, lanciare un appello per il bene comunepartecipazione e rispetto della dignità delle persone.

Il prelato, ispirandosi al Vangelo proposto nella liturgia, ha affermato che se “Dio si prende cura della sua vigna”, anche noi, “dobbiamo considerare il rapporto prezioso con Gesù e attraverso Gesù” per “evolvere e sviluppare pienamente le potenzialità racchiuse nella nostra vita e nel nostro cuore”. Guardano con preoccupazione alla situazione dei giovani, all’inquinamento, ai problemi delle strutture sanitarie, alla grave crisi economica e alle possibili ricadute della chiusura della centrale di Torrevaldaliga Nord, invocando “una ripresa di dignità e vigore”.

“Dovrebbe essere vicino al cuore di ciascuno di noi sentire il desiderio di far crescere la comunità cittadinadi fronte alle sfide che ci pone la contingenza nazionale e internazionale” ha affermato monsignor Ruzza.

“La prima sfida che vorrei sottolineare è quella della criticità sociale. Parlo qui della preoccupazione per la poca attenzione che tutti prestiamo alla situazione dei giovani: giovani isolati e non ascoltati; giovani dediti a dipendenze di ogni genere, compreso quello della dipendenza dal gioco d’azzardo, contro la quale è assente ogni segnale di una politica educativa che tolga occasioni di pericolo dalla vita concreta e quotidiana dei ragazzi; i giovani che non sono messi nelle condizioni di compiere scelte autonome e decisive per costruire il proprio futuro; giovani che non ricevono stimoli e proposte relative alla gestione del tempo e all’impegno nella vita“.

“Una seconda sfida che condivido con questa assemblea: la povertà economica di molte persone. Ogni mese la Caritas diocesana sostiene e assiste 250 persone nei loro bisogni immediati; sono oltre 40 i senzatetto che vagano per la città; sono aumentate le criticità lavorative e la situazione potrebbe peggiorare a causa della cessazione delle attività della centrale di Torrevaldaliga Nord. Di fronte a tutte le difficoltà attuali, va lodata l’attività del terzo settore che instancabilmente si occupa del disagio sociale”.

“La sfida ambientale chiede a Civitavecchia di vederla finalmente tutelata diritti alla salute dei cittadini, considerando l’alto tasso di sofferenze e disagi che si sono manifestati drammaticamente negli ultimi anni in una lunga serie di incidenti che purtroppo sono stati causati anche dall’inquinamento atmosferico. Il futuro della città richiede un’attenzione specifica allo sviluppo sostenibile da un lato e all’economia circolare dall’altro. Richiede un’attenzione specifica agli aspetti sanitari, a partire dal potenziamento delle strutture ospedaliere, prima fra tutte l’implementazione della radioterapia che sembra essere stata definitivamente decretata”.

“La sfida dello sviluppo delle attività economiche – aggiunge il presule – è strettamente connesso con la vita portuale: gli sviluppi delle decisioni politiche riguardanti le Autorità di sistema portuale potrebbero aumentare significativamente la produttività del nostro bellissimo e grande porto, ma potrebbero anche, in direzione opposta, portare ad un impoverimento dell’attività lavorativa del porto, con la conseguente crisi dell’intero apparato logistico ad esso collegato”.

“La città – ha concluso il vescovo – può e deve crescere, ma ha bisogno di un’ondata di dignità e vigore. Mi auguro che un impegno sincero da parte dei futuri eletti possa valorizzare quanto lodevolmente fatto negli anni del Consiglio uscente e accrescere il senso di responsabilità da parte di tutte le forze vive della realtà culturale e umana del Civitavecchia per creare nuove opportunità e reali situazioni di “ripresa”. e di una “nuova consapevolezza” del valore sociale ed economico che una città strategica come la nostra può e deve avere”

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