“Adottare una pianificazione culturale a lungo termine” – .

Filippo Sestitus
Filippo Sestitus

“Nel contesto delle politiche culturali del Comune di Crotone, purtroppo si nota un crescente utilizzo della logica del Fast Food Culturale. Le attività culturali promosse sembrano mirare prevalentemente alla gratificazione immediata, trascurando la crescita personale e la riflessione a lungo termine.”

Questo è ciò che sostengono Filippo Sestitus E Fabio Riganello, rispettivamente presidente e membro del consiglio di amministrazioneArci Crotone Ap. “La mentalità del Fast Food Culturale – prosegue – offre soddisfazione immediata con esperienze effimere, che si esauriscono rapidamente. Questo tipo di soddisfazione non contribuisce all’arricchimento intellettuale o spirituale delle persone coinvolte, lasciando solo un fugace ricordo a breve termine”.

“In altre parole, coloro che partecipano a tali eventi sono visti come consumatori passivi, non attivamente coinvolti nella riflessione o nel coinvolgimento. – aggiungono Sestitus e Riganello – Al contrario, un approccio basato sulla Pianificazione Culturale a Lungo Termine (Pcl) mira a incentivare le persone ad essere attori attivi nel proprio percorso culturale. Offre esperienze che stimolano la riflessione, la crescita personale e la connessione con il mondo, arricchendo il proprio bagaglio culturale e promuovendo lo sviluppo sociale e intellettuale.”

“L’analogia con la nutrizione – – proseguono i due rappresentanti dell’Arci – sottolinea che il Fast Food Culturale è come un pasto veloce e poco nutriente, mentre un Pcl è come un pasto preparato con cura, nutriente e soddisfacente a lungo termine. Sempre seguendo la stessa logica sbagliata, il progetto Antica Kroton è stato scartato a favore di risorse per opere pubbliche, così come i lavori strutturali per il nuovo teatro comunale in corso da vent’anni sembrano seguire lo stesso modello”.

Per Sestitus e Riganello, quindi, c’è il timore Teatro, “l’opera più importante degli ultimi 25 anni, può essere gestita secondo logiche poco impegnative e influenzate da interessi politici, privando la comunità crotonese, unica in Calabria, di un luogo e di una programmazione culturale di qualità in grado di valorizzare il territorio”.

Da qui la richiesta all’amministrazione comune di Crotone per focalizzarsi su uno Programmazione culturale a lungo termine, che posiziona il valorizzazione della cultura e dell’arte come strumenti di crescita e sviluppo personale e sociale.

“Siamo in attesa di proposte e progetti concreti che possano davvero arricchire la vita culturale della città e coinvolgere attivamente i cittadini in un percorso di crescita e consapevolezza. Non possiamo permettere che la cultura si riduca a mero intrattenimento superficiale, dobbiamo pretendere di più per il nostro territorio e per le generazioni future”, Concludono Sestitus e Riganello.

 
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