Dal dischetto l’unico brivido per Falcone. Un’altra grande prestazione difensiva contro il Monza – .

Dal dischetto l’unico brivido per Falcone. Un’altra grande prestazione difensiva contro il Monza – .
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Luca Gotti ha letteralmente cambiato il leccese. Per i risultati quasi esclusivamente positivi, si potrebbe pensare, e invece c’è un elemento che è protagonista ancor più della classifica sorridente, di uno stadio tornato in festa, del clima sereno negli spogliatoi e dei singoli riuniti. Parliamone numeri difensivi dalla zona Europa.

Chi l’avrebbe mai detto? Per un certo periodo, anche nelle sorprendenti fasi iniziali del campionato, la squadra salentina è stata capace di andare molto più con il fioretto che con la sciabola, sapendo mettere davvero in difficoltà qualsiasi avversario ma anche capace di correre il rischio di sbandate e incassare da chiunque. Un esempio emblematico nel management D’Aversa che non va denigrato ma che sicuramente aveva dei difetti irrisolti, il 2-2 di Verona. Contro una squadra allo sbando, contro un Baroni che in caso di ko avrebbe salutato il Bentegodi, è arrivata una partita con i salentini prima dominanti e spettacolari e poi bombardati da ogni parte dai gialloblù con il San WladiMuro imperioso per un modifica.

Un piccolo esempio da prendere come emblema, sottolineiamolo, di quella che era una mentalità tradotta nel gioco coraggioso e talvolta spregiudicato dell’ex allenatore. Mentalità lodevole, sia chiaro, ma senza alternative avrebbe rischiato di cadere in rovina nei periodi di magra. E, lo abbiamo detto più volte, Luca Gotti è partito da qui ricomincia.

Equilibrio, coesione, capacità di gestire il ritmo e una maglia quanto più stretta possibile, soprattutto in fase di non possesso palla. Capisaldi dello schema interista sempre proposti, nel 4-4-2 come nel 4-2-3-1 che ieri, dopo l’Empoli, stava per valere un’altra fulminea vittoria. Dire “innanzitutto non prendeteli” sarebbe un insulto al grande lavoro che l’allenatore veneto è riuscito a fare in un mese e mezzo, perché Il Lecce non ha mai rinunciato a giocare ma semplicemente non era disposto a sacrificarli distanze tra uomini e dipartimenti per farlo.

E, anche con il Monza, i rischi difensivi erano prossimi allo zero. Anzi, possiamo dire che è l’unica vera emozione Falco lo ha subito al 95′, purtroppo senza poterci nulla e arrendendosi alla freddezza di Matteo Pessina. E senza il goffo e sfortunato salto di Lorenzo Venire saremmo qui a parlare della terza clean sheet consecutiva, la quinta in sei gare. Condito con la salvezza virtuale, tra l’altro. Veramente stupefacente.

 
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