Energia, integrando il Piano Mattei e le iniziative del G7. La parte americana verso l’Italia – .

Energia, integrando il Piano Mattei e le iniziative del G7. La parte americana verso l’Italia – .
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Al Castello del Valentino il Global Energy Center dell’Atlantic Council ha organizzato, con il Politecnico di Torino e il World Energy Council Italia, un evento sulle priorità della ministeriale presieduta da Pichetto Fratin. Da Merrill (Casa Bianca) applausi alla leadership italiana e un appello a coordinare gli sforzi. Erano presenti anche il vicesegretario americano Turk, l’inviato italiano Corvaro e Birol (Aie)

28/04/2024

Castello del Valentino, Torino. Integrare gli sforzi tra gli alleati, anche su infrastrutture ed energia. È stato lanciato l’appello, rivolto in particolare all’Italia, presidente del G7 lYndsey MerrillAssistente speciale del Presidente degli Stati Uniti e direttore anziano per l’energia e gli investimenti, al “Summit sul futuro dell’energia” organizzato dal Global Energy Center dell’Atlantic Council, dal Politecnico di Torino e dal World Energy Council Italia.

Gli elogi di Merrill per il G7 italiano (Casa Bianca)

Merrill è intervenuto al Castello del Valentino a Torino, la città dove Italgas è nata quasi due secoli fa, poco prima della cena inaugurale del G7 Energia presieduto dal ministro Gilberto Pichetto Fratin, i cui lavori dureranno fino a martedì (con la conferenza stampa finale fissata alle 14.30). Il funzionario dell’amministrazione Biden ha tenuto a lodare la leadership italiana del G7, determinata a collaborare con il G20 e la Cop29, e sottolineando la necessità di unire le forze. Come spiegato nelle scorse settimane su Formiche.net dopo l’incontro a Washington tra Giorgia MeloniPrimo ministro, Joe Bidenpresidente degli Stati Uniti, uno degli obiettivi di lavoro del governo italiano per l’anno in corso si tratta di trovare meccanismi di coordinamento affinché il Piano Mattei per Africa integrare, o meglio ancora, fungere da volano per i progetti del G7. Tra queste c’è la Partnership for Global Infrastructure and Investment, lanciata dall’amministrazione Biden a Maggio dello scorso anno come alternativa alla Belt and Road Initiative cinese.

La presidenza italiana del G7 spiegata da Corvaro

“L’Italia può essere un ponte” per collegare non solo gli Stati Uniti e l’Unione Europea, ma anche questi con “il Sud del mondo”, ha spiegato Francesco Corvaro, l’inviato speciale del governo per il cambiamento climatico. “È davvero cruciale”, ha aggiunto, soffermandosi sulla necessità di “nuove alleanze” nel mondo alla luce del nuovo contesto internazionale. “La diplomazia del clima e quella dell’energia devono viaggiare insieme”, ha aggiunto, ricordando il lavoro del governo italiano con il Piano Mattei e il focus della presidenza del G7 sull’Africa. L’auspicio di Corvaro è che questa innovazione portata dall’Italia al tavolo dei Sette “sia da esempio” per le presidenze che verranno.

Intervento del vicesegretario Turk

Il successo del G7 in generale, e quindi anche nel settore energetico, è possibile solo se gli alleati si sostengono a vicenda, ha affermato Davide TurcoIl vicesegretario americano all’Energia, parlando positivamente di “competizione tra amici” citando l’Inflation Reduction Act. Formiche.net aveva incontrato (virtualmente) Turk poco meno di due anni fa, quando le priorità energetiche del G7 erano legate alle conseguenze immediate dell’invasione russa dell’Ucraina: la necessità di ridurre la dipendenza strategica dalla Russia e la volontà di imporre un tetto massimo di prezzo sul petrolio russo. Due anni dopo Turk ha parlato poco di questi temi: missione compiuta, dunque. Ha parlato a lungo, però, del futuro dell’energia, anche alla luce delle lezioni apprese negli ultimi due anni, e della transizione energetica per il G7 e non solo. Il G7 ha “l’importante responsabilità” di essere parte della soluzione mondiale, ha affermato.

Le parole di Birol (Aie) su dipendenze strategiche e nucleare

Nel suo discorso di apertura, Fatih Birol, direttore esecutivo dell’Agenzia internazionale per l’energia, ha voluto porre l’accento sull’eccessiva dipendenza energetica (che c’era) dalla Russia. È stato uno degli errori commessi dall’Europa negli ultimi vent’anni, ha spiegato, che ha spinto il Vecchio Continente a dover cercare nuove fonti dopo l’invasione russa dell’Ucraina. La parola d’ordine adesso è diversificazione. Un altro errore individuato da Birol, collegato al primo, riguarda il nucleare: l’agenzia da lui guidata, infatti, ha sempre considerato l’energia nucleare importante sia per la decarbonizzazione che per la sicurezza energetica.

L’agenda ministeriale

Se meno emissioni di CO2 e più soldi per i Paesi in via di sviluppo sembrano certezze nel bilancio finale, lo stesso non si può dire di altri temi. In particolare, il nucleare – dove l’Italia, con l’apertura del governo alla quarta generazione, cerca l’appoggio della Francia per superare le resistenze della Germania – e i biocarburanti – che l’Italia vuole includere anche come fonte per le auto, puntando sulla Germania mentre la Francia guarda più verso elettrificazione.

 
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