Bologna, perché Capitan Freuler è l’ennesimo capolavoro di Motta & Sartori – .

Bologna, perché Capitan Freuler è l’ennesimo capolavoro di Motta & Sartori – .
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Nel Bologna delle meraviglie, in corsa verso la Champions League, c’è un leader naturale, investito adesso dell’incarico di capitano dopo il grave infortunio di Lewis Ferguson. Si chiama Remo Freuler, ha 32 anni, oltre ad essere un tesserato dei rossoblù è un punto fermo della Svizzera, la Nazionale con cui ha giocato 65 partite (8 gol) e di cui promette di essere sicuro protagonista ai prossimi Europei (la scelta di Yakin è stata sorteggiata nel girone A: esordirà il 15 giugno a Colonia contro Marco L’Ungheria di Rossi; il 19 giugno, sempre a Colonia, affronterà la Scozia e il 23 giugno, a Francoforte, la Germania padrone di casa). Freuler ha ottime possibilità di affacciarsi alla fase finale del campionato continentale con in tasca la storica qualificazione del Bologna alla Champions League 2024/2025.

Questa mattina sul Corriere dello Sport Claudio Beneforti annota acutamente: “Il comandante Remo, per quello che è il suo ruolo, ha sicuramente contribuito a instillare nella mente dei rossoblù quella mentalità vincente che ha reso l’Atalanta una realtà importante nel nostro calcio”. Quell’Atalanta dove Freuler sbarcò nel gennaio 2016, portato a Bergamo da Giovanni Sartori, che firmò un altro colpo da manuale, trovando nel Lucerna il centrocampista fosforo e polmoni che, con de Roon, sarebbe diventato per quasi sette stagioni il pilastro del centrocampo di Gasperini ( 260 presenze, 21 gol). E quando Toloi è stato costretto allo stop per infortunio, non è un caso che la fascia di capitano sia passata a lui. Adesso e sempre non a caso, la storia si ripete a Bologna, dove Sartori lo ha portato non appena ha saputo del desiderio di Freuler di tornare in Serie A dopo l’esperienza al Nottingham Forest.

Ancora una volta la sinergia Motta&Sartori ha firmato un altro capolavoro, nell’anno del capolavoro bolognese. Freuler unisce doti tecniche, visione di gioco, esperienza e la personalità di chi non ha bisogno di alzare la voce per farsi ascoltare dai compagni. È un autentico esempio di serietà professionale e dedizione alla causa bolognese. È l’allenatore in campo che ogni allenatore vorrebbe avere. Si capisce perché Motta sia così felice di averlo.

 
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