“Orgogliosi dei ragazzi, saremo pronti per i playoff” – .

“Orgogliosi dei ragazzi, saremo pronti per i playoff” – .
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Così il tecnico Alessandro Vittorio Formisano al termine di Cesena-Perugia a Umbria TV. “Intanto c’è serenità per l’esordio di alcuni ragazzi di cui sono orgoglioso e felice. E poi anche l’approccio dei ragazzi alla partita, il tiro di Bartolomei, poi gli episodi un po’ sfavorevoli che hanno influenzato la gara. Cesena? Eccezionale, la vittoria del campionato è più che meritata, ho già fatto i complimenti a mister Toscano. Daremo tutto per dare il massimo nei playoff, consapevoli che nelle ultime partite abbiamo fatto qualcosa di diverso. Adesso il rodaggio è finito, abbiamo lasciato fuori dieci giocatori e saremo pronti per quando si giocherà la partita. Adesso andremo a lavorare con la testa giusta”.

Con quali idee? “Le idee sono chiare ormai da tempo. Il percorso è complicato, ne parlavo con Toscano che ha vissuto i playoff e anch’io ci ho giocato nel mio piccolo nella carriera giovanile. L’aspetto mentale legato alla questione del doppio risultato è importante e l’andata sarà l’ostacolo più difficile, poi bisognerà vincere e farlo bene, visto che potrebbe non bastare vincere di un gol se poi perdiamo per un gol. Lavoreremo su questo aspetto. A volte durante la partita ero sconsolato? Sì, per aver regalato tre ripartenze che poi ci sono costate la sconfitta, in alcuni casi bisogna gestire meglio la palla, questo mi ha innervosito perché i ragazzi sapevano quanto è letale il Cesena in quelle situazioni. Nel secondo tempo abbiamo fatto meglio, siamo stati più attenti ed equilibrati. E se aspettassi il rinnovo? Si certo, quando sono stato chiamato a subentrare conoscevo il progetto, ho una missione chiara, sono nato dal settore giovanile per creare asset futuri per questo club, sono un allenatore che può incidere nel lungo percorso e so che questa è la nostra missione, da ora in poi inizieremo a costruirla”.

Quali sono le certezze per i playoff? “L’unica partita in cui non siamo stati brillanti è stata Pesaro, contro l’Arezzo abbiamo fatto quello che avevamo preparato, oggi conoscevamo lo scenario che ci aspettava, siamo venuti per vincere contro un grande avversario. Guardiamo a quello che ci aspetta con ottimismo perché sappiamo cosa vogliamo fare, le certezze sono i giocatori, abbiamo una grande identità senza palla, sappiamo che quando arriveranno per noi dall’alto dovremo sfruttare la velocità di i nostri aggressori. Questo periodo e questi cinque mesi sono stati incredibilmente formativi per me, ho un grande senso di appartenenza dopo quattro anni in Primavera, ho ricevuto critiche, a volte anche giuste, sento non l’onere ma la responsabilità di cercare di riportare un clima come quello che abbiamo vissuto stasera. Il calcio è emozione e momenti di intesa, questo dobbiamo conquistarlo e mi assumo volentieri la responsabilità di provarci”.

“Più che quello che faremo, sarà importante il come. Quando ho preso in mano questa squadra ho sentito che i ragazzi sentivano il peso di non essere all’altezza di Cesena e Torres. Ma molti di loro, compresi alcuni esperti, hanno poco più di vent’anni. Spesso non eravamo molto concentrati su quello che potevamo diventare o essere, abbiamo avuto tante assenze, ma i ragazzi non vedono l’ora di giocare i playoff e mi fido di loro. Non ho timori, abbiamo già proposto più volte l’immagine che voglio del Perugia in campo, non lo abbiamo fatto con costanza per tanti motivi, dovremo farlo nei playoff”.

 
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