Metti un turbo al motore del rilancio!
Cari amici di Fiumicino, Civitavecchia e Marinella, meglio conosciuti come “Aeroporto-porto di Roma, capitale di due stati d’Italia di un mondo di cattolicesimo ecumenico delle religioni e dei popoli, lo scrittore ha avuto l’onore di essere tra i padri fondatori e consigliere per i lavori pubblici del primo quinquennio 70-75 della Regione Lazio e proveniente da Latina, con l’ambizione di un riequilibrio territoriale, che è anche il vostro obiettivo di stranieri in patria. Dopo essermi presentato vengo direttamente alla mia proposta alternativa alla tua che sembra guardare al passato e non al presente e al futuro. E il futuro non è il rifiuto, ma l’appartenenza feudale alla città metropolitana di Roma. Come si può definire una città alla quale appartenete tutti ma che è divisa in cittadini di classe A e di classe B oltre a quelli feudali? Se appartieni alla stessa città non puoi fare a meno di essere uguale nel diritto di voto e di rappresentare e affermare il tuo peso decisivo. È un gap che il Parlamento potrà colmare riunendo tutti i territori provinciali assorbiti dai capoluoghi. Il secondo obiettivo è consentire alla città metropolitana di Roma di essere competitiva con le altre città globali, soprattutto capitali, a statuto speciale. L’esempio ci sta vicino: in Germania la capitale Berlino e altre 2 città, Brema e Amburgo, sono city-lander, città-regione diremmo nel nostro Paese, in rapporto diretto con governo e Parlamento e non costrette a mendicare aiuto in eventi eccezionali. E tutto questo in un momento in cui l’Europa si prepara ad un rapporto preferenziale con l’Africa e Roma è la capitale più vicina a fungere da supporto strategico, sull’asse Roma-Napoli, innanzitutto nell’istruzione superiore e professionale della formazione dei formatori per liberazione da ogni dipendenza dal vecchio e dal nuovo colonialismo. Tienimi aggiornato. Ti auguro ogni successo nel smuovere le acque stagnanti della rassegnazione.
Rodolfo Carelli
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