La Suprema Corte respinge il ricorso del pm – L’Aquila – .

L’AQUILA. La Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso della Procura di Genova nel procedimento a carico Luca Aloisi, il 47enne aquilano è stato coinvolto nell’operazione Digos “Scripta Scelera” contro militanti anarchici. Il Tribunale del Riesame aveva confermato la misura cautelare dell’obbligo di soggiorno nei confronti di Aloisi in relazione ai delitti di istigazione a delinquere e apologia di reati anche terroristici attraverso la diffusione di un periodico quindicinale clandestino denominato “Bezmotivny-Senza movente”, ma a contestualmente aveva annullato la misura cautelare con riferimento all’accusa provvisoria di partecipazione ad un’organizzazione eversivo-terroristica denominata “Federazione Anarchica Informale/Fronte Rivoluzionario Internazionale”, decisione quest’ultima avverso la quale il pubblico ministero aveva presentato ricorso. Ricorso dichiarato inammissibile dai giudici della Suprema Corte.
Secondo gli atti dell’indagine, Aloisi avrebbe partecipato ad alcune manifestazioni in difesa dell’ Alfredo Cospitol’anarchico pescarese in carcere per aver investito il dirigente dell’Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, e per l’attentato alla scuola studentesca dei Carabinieri di Fossano. Per questo motivo era tenuto da tempo sotto sorveglianza dalla Digos dell’Aquila, diretta dall’avv Roberto Mariani. Vicino alle frange anarco-insurrezionaliste, Aloisi era tornato attivo da un paio d’anni, partecipando a manifestazioni su tutto il territorio nazionale, dall’Umbria alla Toscana alla Liguria. Il 47enne aquilano sarebbe anche autore di articoli sulla testata clandestina “Bezmotivny-Senza Motivo”, quindicinale divenuto il principale strumento di promozione e diffusione del messaggio anarchico più estremista, il cui primo risale al dicembre 2020. Per gli inquirenti ha tradotto alcuni articoli pubblicati su riviste di carattere internazionale che avevano “lettori clandestini” in Sud America, Cile, Grecia e Francia. Gli inquirenti ipotizzano che l’anarchico, il cui pseudonimo era “Mammut”, abbia incontrato in città gli altri indagati dell’operazione Scripta Scelera, tutti vicini al circolo anarchico “Goliardo Fiaschi” di Carrara, di passaggio all’Aquila. Dopo aver perquisito la sua abitazione, gli agenti della Digos gli hanno notificato l’obbligo di permanenza. Stessa misura cautelare per altri quattro anarchici, mentre uno è finito in carcere e tre ai domiciliari.

 
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