FEDERCACCIA PIEMONTE. GRANDE SUCCESSO PER L’EVENTO “LA NUOVA LEGGE 157/92” ORGANIZZATO AL MUSEO DEL TERRITORIO BIELLE – FIDC – Federazione Italiana Caccia

Con ancora aperto il dibattito parlamentare sulla legge 157/92, Federcaccia Piemonte festeggia il successo di una serata organizzata per offrire ai propri iscritti e a tutti i cittadini biellesi un momento di incontro panoramica sulle previste modifiche alla Legge sulla Caccia e, più in generale, sulle dinamiche future che coinvolgeranno il settore.

Per approfondire le diverse tematiche portate all’attenzione del numeroso pubblico intervenuto all’incontro, l’Onorevole Francesco Bruzzone, Relatore della proposta di modifica della Legge 157/92, e l’Onorevole Cristina Patelli, Commissario Provinciale di Eko Club International, moderato da Guido Dellarovere, Presidente della Federazione Caccia della Regione Piemonte.

La necessità di adeguare una legge che oggi si occupa di dinamiche naturali e culturali decisamente modificate rispetto a quelle esistenti nel lontano 1992, quadri normativi di riferimento sia a livello nazionale che europeo, ma anche sostenibilità, tutela dei territori e biodiversità: questi sono stati i principali temi affrontati nel corso della serata dai due relatori.

Rispetto e buon senso è il messaggio che è stato al centro dell’incontro. A cominciare dalla modifica sulla certezza del diritto di caccia che, come ha ben spiegato l’onorevole Bruzzone”dà la possibilità alle singole Regioni di regolamentare autonomamente il calendario venatorio e di farlo per legge per non essere sempre soggette a ricorsi al TAR che bloccano l’attività venatoria in cambio dei pagamenti dei cacciatori”.

Ma anche “riconoscimento del grande lavoro intrapreso sul territorio per il contenimento della fauna selvaticacome sottolineato più volte dall’Onorevole Patelli, portatore delle istanze di un’associazione nazionale da sempre impegnata per la tutela dell’ambiente e del territorio.

Il dibattito è stato anche l’occasione per comprendere meglio gli squilibri provocati dal lupo sulla fauna selvatica e, in generale, sul bestiame e sugli animali domestici. “I cacciatori non sono interessati a cacciare i lupi – ha spiegato bene l’onorevole Bruzzone – Il problema è che i lupi stanno diventando sempre più fiduciosi e stanno creando squilibri nel mondo faunistico e agropastorale del nostro Paese”.

Al di là di quanto spesso accade quando il tema della caccia entra all’ordine del giorno nel dibattito pubblico, troppo spesso polarizzato in due orientamenti opposti, l’abolizione della caccia e la difesa della caccia fino al bracconaggio, ieri sera abbiamo potuto assistere ad un dibattito a 360° che ha restituito dignità a questo mondo, rendendolo protagonista di una complessità di ecosistemi. – ha commentato Guido Dellarovere, Presidente della Federazione Cacciatori della Regione Piemonte – Rispetto al 1992SSiamo di fronte a problemi che coinvolgono ormai la sanità e l’ordine pubblico, ma anche la tutela dei pascoli e dell’agricoltura. La caccia sostenibile e regolamentata può, in questo contesto, solo portare benefici alla preservazione dell’intero ecosistema e della biodiversità”. (Ufficio stampa della Federazione Italiana Caccia della Regione Piemonte)

 
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