Cremona Sera – Quando scoppiò il ’68 anche a Cremona 55 anni fa (un anno dopo) – .

Le splendide foto di Giuseppe Faliva raccontano il Sessantotto cremonese, che per noi era in ritardo di un anno. Come sempre Cremona arriva dopo le altre città.

Il cuore della protesta studentesca qui fu infatti nel 1969, 55 anni fa. Processioni, manifestazioni, l’occupazione dell’Itis nel febbraio di quell’anno. Ai cortei hanno preso parte migliaia di studenti di tutte le scuole. Una mobilitazione senza precedenti.

Tutto cominciò con manifestazioni a sostegno delle rivendicazioni operaie, con gruppi di studenti che avevano adottato lo slogan francese: “C’è un incontro…” fare da controcoro a “Agnelli, ladri gemelli Pirelli”.

Poi, come in tutta Europa, la mobilitazione ha raggiunto le scuole. Al liceo classico Manin la protesta è stata guidata Sergio Finardi (poi ricercatore negli Stati Uniti), Mario De Blasi (figlio del Presidente del Tribunale, poi medico in Parma) e Floriano Soldi (poi giornalista).

I leader della protesta erano all’Itis Dio Fogliazzafiglio d’arte in politica, Giancarlo Stortiche poi divenne sindacalista, Giorgio Barbieripoi giornalista, Mauro Bettoni (giovani socialisti), i fratelli Bera, Edy Trivella. A Beltrami i leader della protesta erano tutti moderati, molti di area cattolica. Il capo era Fulvio Rozziesponente del Movimento Giovanile DC, divenuto poi direttore di banca Anna Melegavicino ai Giovani Repubblicani.

Allo Scientifico il Movimento mise poche radici: tra i leader della protesta c’erano i fratelli Giglio Bianco (giovani socialisti) e Micio Mori di estrazione cattolica.

COME Giancarlo Storti ha descritto le proteste di quegli anni sul quotidiano online WelfareCremona qualche anno fa, facendo paragoni con la cosiddetta Onda, il movimento che stava emergendo nelle scuole nel 2009.

Sono andato a rivedere alcuni appunti su quel periodo (anno scolastico 1968-1969) e la parola d’ordine che campeggiava su tutti i volantini era una: “Diritto allo studio”. Nello specifico, l’elenco delle richieste era molto lungo: diritto di riunione, buoni libri, buoni trasporto, riduzione delle tasse scolastiche, un orario scolastico meno impegnativo (si andava a scuola 6 mattine e 5 pomeriggi), meno autoritarismo, contestazione dei ruoli gerarchici, riforma degli esami di stato ecc.
In questi primi due-tre anni, il movimento studentesco del ’68 si caratterizzò per una piattaforma “esigente” volta ad ampliare i diritti, per garantire che le classi inferiori potessero accedere più facilmente alla scuola.

In breve, la spinta era quella di garantire che le scuole diventassero un mercato di massa e non solo al servizio della classe “borghese”.

Quel movimento, che poi raggiunse la politica (e solo una minoranza di essa al massimalismo e all’estremismo) era in sintonia con la battaglia sociale che le classi lavoratrici stavano combattendo anche sui diritti (ricordiamo che lo Statuto dei lavoratori fu approvato nel 1970).

Era il periodo immediatamente successivo alla riforma delle scuole secondarie di primo grado con l’introduzione dell’obbligo scolastico per la terza media ecc.

Un movimento che guardava in particolare ai fenomeni di protesta europei, francesi, tedeschi e americani. Sullo sfondo si sono svolte le prime manifestazioni contro la guerra in Vietnam. Un movimento che gradualmente si è posto l’obiettivo, attraverso la protesta, della trasformazione radicale della società capitalista. In questo contesto il fronte sociale non era così ampio come appare o come lo è oggi.

Le famiglie, compresi i nonni, e i sindacati scolastici non erano presenti. A volte erano ostili. I partiti della sinistra, guidati dal PCI, guardarono a quel movimento con esitazione”.

Nelle fotografie di Giuseppe Faliva la manifestazione davanti alla Soprintendenza, poi i controlli dell’Ufficio Politico della Questura e davanti al microfono Mario De Blasi e Floriano Soldi

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV La grande festa del Rugby – .
NEXT Gricignano di Aversa – Elezioni comunali, è sfida tra Lettieri e Caiazzo – PaeseNews quotidiano di Terra di Lavoro online