Per l’ennesima volta il Torino in estate volta pagina, ma c’è poco da farsi illusioni, ci sono tutte le condizioni perché nulla cambi

Il Cairo urbano

La sconfitta di ieri contro l’Internuovo Campione d’Italia dopo la vittoria nel derby contro il Milan di lunedì scorso, ha sancito definitivamente la terza stagione consecutiva di sopravvivenza del Torino a metà classifica e ha spento le braci residue che restavano del sogno di accedere ai play-off della Conference League. Ovviamente non si è trattato della sconfitta di ieri creare rimpiantiMai Punti che i granata hanno lasciato per strada soprattutto con le squadre che lottano per non retrocedere a partire dal pareggio a reti inviolate con Cagliari nella prima giornata di campionato e proseguendo con un pareggio senza reti con la Veronaquello con il Frosinone all’andata poi ripetuti nel viaggio di ritorno, uno ad uno con ildell’Udinesee poi dopo il giro di boa altro pareggio senza gol e senza tiri in porta con i Genova l’unico avversario che non lotta per restare in Serie A, e con cui pareggia ancora Salernitana (0-0), Sassuolo (1-1) culminato con la sconfitta controEmpoli e il già citato pareggio con il Frosinone. 9 partite sprecate.

A quattro giornate dalla fine del campionato si chiude la stagione che comprende anche l’eliminazione dalla Coppa Italia ai sedicesimi da parte del Frosinone dopo i supplementari, c’erano state anche gravi sviste arbitrali come accaduto in più di una partita di campionato, ma anche tenendo conto di ciò, le citate nove partite sprecate che pesano come una macina. Grazie nessuno osa vantarsi delle 17 partite senza subire gol perché invece ce ne sono 15 senza riuscire a segnare alcun gol (8 pareggi Cagliari, Verona, Frosinone due volte, Genoa, Salernitana, Fiorentina e Juventus e 7 sconfitte Lazio, Juventus, Inter, Bologna, Fiorentina, Lazio e Inter due volte). E ora per l’ennesima volta il Torino volta pagina: Juric parte e la rosa viene “rivoluzionata”.

Ma nessuno si faccia illusioni perché non importa quale allenatore arriva, con tutto il rispetto per chi verrà scelto, visto che nel frattempo gli verrà fornita una squadra incompleta, è sempre successo negli ultimi anni. Almeno un giocatore di grande qualità verrà ceduto, purtroppo Buongiorno è il candidato numero uno. Qualcuno se ne andrà a scadenza contratto: Rodriguez, che ha sempre fatto il suo lavoro, quasi sicuramente non rinnoverà, c’è troppa distanza tra richiesta e offerta; Djidji; Gemello. I giocatori ceduti in prestito nel mercato di gennaio che non li avevano convinti in Granata e che non lo avevano fatto nemmeno nelle nuove destinazioni, Radonjic, Seck e Karamoh, torneranno alla base e trovargli un posto non sarà facile, ma quelli inviato quasi sicuramente tornerà anche. altrove l’estate scorsa in particolare Bayeye, Ilkhan, Horváth e Rauti, e anche N’Guessan, partito nel mercato invernale. Quelli arrivati ​​in prestito a gennaio, Lovato, Okereke e Kabic, difficilmente verranno riscattati e forse l’unico che verrà mantenuto è Masina. Cercheremo di vendere chi ha reso meno del previsto, su tutti Ilic (contratto fino al 2027), Lazaro (2027), Vojvoda (2025), Sanabria (2026) e Pellegri (2025), e anche in questo caso non sarà possibile. essere semplice e il rischio di minusvalenze è forte soprattutto con Ilic. Verranno mandati a fare esperienza alcuni giovani, Popa, Passador e Savva e forse anche Sazonov. E poi verrà allestita una squadra con alcuni giovani di prospettiva che sperano di poter dare qualche chance a Schuurs e giocatori che non trovano abbastanza spazio altrove e hanno bisogno di rilanciarsi. Tutto sarà condizionato dal sesto bilancio consecutivo in rosso per il quale quasi sicuramente non verranno fatte spese per giocatori di comprovata qualità e la rosa verrà allestita solo dopo aver venduto e incassato denaro. Un voltare pagina per ritrovarci sempre, se tutto va bene, a strisciare a metà classifica.

 
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