Il termine per diventare volontario per la sicurezza partecipativa è stato prorogato – .

Il termine per diventare volontario per la sicurezza partecipativa è stato prorogato – .
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Hai tempo fino a fine maggio per accedere al progetto “sicurezza partecipata” del Comune di Udine. La giunta De Toni ha, infatti, prorogato i termini del bando di selezione per il coinvolgimento dei cittadini per la sicurezza della città. Obiettivo del progetto è “promuovere la sicurezza urbana attraverso la solidarietà tra cittadini, istituzioni e forze dell’ordine” ha spiegato Rosi Toffano, assessore alla Partecipazione, quartieri, associazioni, sicurezza partecipativa, quando è uscito il bando. Riguardo alla proroga l’assessore ha aggiunto: “Abbiamo preso la decisione di organizzare ulteriori incontri, che saranno programmati nei prossimi giorni, con i cittadini e le diverse associazioni che hanno manifestato interesse a partecipare. Ma hanno, allo stesso tempo, chiesto alcuni approfondimenti e chiarimenti”. Hanno dichiarato la disponibilità ad aderire anche alcune associazioni di personale in pensione della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza: “Vogliamo incontrarli per capire come possiamo potenzialmente inserirli nel progetto” ha sottolineato Toffano.

Come applicare

selezione Lo ha annunciato la polizia locale con un avviso ad hoc. Sono necessari alcuni requisiti specifici ed è necessario superare la selezione da parte di una commissione presieduta dal comandante della Polizia Locale, alla presenza di un responsabile competente in materia di quartiere e di uno psicologo. Sarà poi obbligatorio partecipare ad un corso di formazione al fine di acquisire le competenze per riconoscere le situazioni da monitorare. Una volta superato il corso, i volontari potranno essere coinvolti attivamente nell’attività di osservazione. La polizia locale sceglierà poi i coordinatori, che manterranno i rapporti tra i rappresentanti e la polizia locale. Saranno infatti loro a ricevere le segnalazioni dei singoli volontari presenti sul territorio e, dopo averle valutate, le inoltreranno alla Polizia.

Il Consiglio comunale ha inoltre approvato un vademecum per rendere operative quanto previsto dal protocollo, illustrando in cosa consiste l’attività di osservazione di quartiere, le obiettivi di progetto, gli interessati, le prerogative del referente e coordinatore, l’oggetto delle segnalazioni e i rapporti con le forze di polizia. All’interno viene chiarito come funzioneranno le segnalazioni e infine quali saranno le attività non consentite e le motivazioni della revoca dell’incarico dei cittadini volontari. “L’incremento dell’attività di osservazione non significa assolutamente poter sostituire le forze dell’ordine che sono le uniche responsabili di garantire l’ordine e la sicurezza pubblica” ha sottolineato l’assessore Toffano.

 
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