L’arte democratica di Cesare Catania alla 60. Biennale di Venezia – .

Alla 60. Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia, fino al 24 novembre all’interno del padiglione nazionale del Camerun, potrete ammirare e interagire con l’opera di Cesare Catania, La versione dell’abbraccio fisicouna scultura che è sia fisica che digitale.

Cesare Catania

“Ho deciso di avvicinare la scultura dell’Abbraccio al mondo digitale per dare a tutti la possibilità di vivere un’esperienza unica. Quando ti ritrovi davanti ad una scultura Phygital sai cosa vedi ma non sai ancora cosa ti aspetti… Inquadrando la scultura, il visitatore può immergersi completamente nel mondo artistico dell’opera d’arte. Da qui l’idea di creare non solo una realtà immersiva legata all’opera stessa ma anche uno spazio artistico che dia a chiunque la possibilità di giocare letteralmente con l’arte che sta sperimentando, di creare la propria scultura seguendo i propri gusti e le proprie sensazioni. L’arte non si osserva solo, non si sente solo… l’arte si vive. Queste le parole di Cesare Catania nel presentare l’opera.

Ma conosciamo meglio l’artista. Nato a Milano nel 1979, il nonno violinista gli ha trasmesso la passione per la musica, molto vicina all’altra sua passione, la matematica. Infatti, Catania ama definirsi ingegnere di formazione e artista per passionema è anche un profondo conoscitore di tutto ciò che rientra nell’universo digitale e nelle belle arti.

Cesare Catania nella Realtà Aumentata del suo Abbraccio

Ha una forte capacità di scomporre e modellare i solidi che lo circondano, e questa la ritroviamo nei suoi dipinti, e nelle sue sculture capaci di esprimere realtà e sentimenti con l’accostamento elegante ed armonioso di figure solide e curvilinee.

Il Catania prova ad imporsi un canale di comunicazione tra il suo inconscio e quello dello spettatore, suscitando emozioni che attingono alla sfera più profonda dell’animo umano, in una dimensione onirica di fantasia e libertà, finalmente liberata dalle esigenze e dai limiti della rappresentazione figurativa. È un artista che porta avanti un tipo di ricerca in cui forma e materia sono le protagoniste indiscusse della sua creatività.

Affascinato dall’arte moderna, dall’architettura e dai maestri pittorici dell’età classica, l’arte di Cesare Catania è in continua evoluzione, sempre alla ricerca di nuove tecniche per esprimere al meglio le sue ispirazioni.

Nelle sue opere scultoree, l’artista esprime un dinamismo, tipico anche del futurismo italiano, attraverso la sintesi della realtà e l’uso armonico di solidi sia tondi che non, ridefinendo l’uomo nella sua centralità rispetto al mondo che lo circonda, utilizzando il la sfera e il geoide come elemento di bilanciamento delle forme.

Cesare Catania, versione Embrace F AR

Nell’opera esposta a Venezia i corpi, infatti, si fondono tra loro, le figure rappresentate hanno il capo chino con lo sguardo rivolto verso l’alto, quasi come se i personaggi volessero evidenziare la loro fierezza per il gesto che stanno compiendo. Si tratta quindi di un abbandono cosciente di un individuo nell’altro. La scultura è composta da un’asta curvilinea che riassume il movimento esile e filiforme di due corpi che si uniscono, un anello ellittico che rappresenta l’unione delle braccia dei due personaggi, due geoidi che alludono alle teste e tre sfere che armonizzano forme e movimenti. Sette elementi geometrici che da soli formano una scultura, un progetto e un messaggio.

Proprio quella dell’abbraccio, la forza di quest’opera risiede soprattutto nel messaggio che trasmette. Un progetto in cui l’artista ha voluto fortemente affermare che l’arte non è più il fine ultimo a cui tendere, ma il mezzo attraverso il quale fare del bene in modo etico.

Configuratore della Scultura L’Abbraccio di Cesare Catania – Versione 1

Catania è infatti un convinto sostenitore dell’arte democratica, nel senso che l’arte deve essere accessibile a e con tutti “L’Abbraccio”, Versione Collettivaha sviluppato un software in cui ogni amante dell’arte può creare la propria versione unica diAbbraccio, non solo utilizzando come sfondo immagini di pubblico dominio, ma anche personalizzando ogni singola parte della scultura e condividendola in HD, creando così una “Single version” co-firmata con l’artista. L’arte diventa così un modo per combattere l’estraneità universale, tema di questa Biennale 2024.

 
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