È morto Vittorio Padovani, fondatore della storica carrozzeria di Aosta

L’imprenditoria valdostana ne piange la scomparsa Vittorio Padovani, fondatore dell’omonima carrozzeria di Aosta. Nato nel 1935 a Bondenonella provincia di FerraraVittorio iniziò a lavorare nel 1947 presso un’azienda di Bologna, le Officine Oliviero Grazia, dove ha imparato il lavoro di carrozziere. All’epoca le automobili venivano costruite in modo assolutamente artigianale e tra i materiali utilizzati, il legno era protagonista delle strutture e delle forme dove la lamiera veniva modellata per essere poi assemblata ed infine verniciata.

Alla fine di 50 Vittorio è specializzato nella realizzazione di veicoli “speciali”., come ambulanze, automobili pubblicitarie, carri funebri. Nel 1961 in uno spazio affittato vicino a casa sua a Bologna inizia a svolgere il primo funziona da solo, acquisendo presto la consapevolezza di aver intrapreso la strada giusta. Nel 1963 con la moglie Marisafesteggia la nascita del suo primo figlio, Roberto. Nel giugno del 1965 su richiesta di un’importante concessionaria Fiat viene chiamato in Valle d’Aosta per aprire una carrozzeria: è il vero e proprio inizio di un’attività indipendente che lo porterà ad essere uno dei protagonisti nel mondo delle autoriparazioni della regione. Un anno dopo arriva anche il suo secondo figlio, Gianni. Nel 1974 realizza il sogno di ogni artigiano costruendo la propria carrozzeria nell’allora periferia di Aosta.

Nel 1993 Giunse il momento di andare in pensione e così Vittorio lasciò l’attività ai due figli Roberto e Gianni, quest’ultimo scomparso prematuramente all’età di 39 anni nel 2005.

“A 58 anni mio padre decise che era giunto il momento di farsi da parte, lasciandomi letteralmente l’azienda nelle mani”, ha spiegato Roberto in un’intervista del 2014 per ilcarrozziere.it. “Le scelte, le decisioni e le attività lavorative e finanziarie dipendevano esclusivamente da me. Pochi imprenditori hanno il coraggio di rinunciare a ciò che hanno creato e lasciarlo totalmente nelle mani del figlio. È stato un atto di grande fiducia. E non solo: è stata la grande opportunità che ha permesso a mio fratello, che lavorava in un’altra azienda, di avviare l’attività insieme a me. Grazie alle grandi capacità organizzative e gestionali di mio fratello abbiamo fatto il salto. E arriviamo al 2000. Con uno sforzo economico enorme, abbiamo portato l’azienda agli attuali 800 mq coperti e 1.200 mq scoperti, che per il micromercato valdostano è una cosa enorme. È stato un momento di grande euforia che ho condiviso con i migliori di tutti. È così che chiamavo il mio fratellino. E quando uno stupido infarto a soli 38 anni se lo portò via… beh, per un po’ non ci capii più niente. Lui era lo spirito dell’azienda, la mente, io ero il braccio. Ci ho messo due o tre anni per riprendermi dallo choc, e l’impresa è stata brava a proseguire sulla strada senza deragliare. Per questo devo ringraziare i miei ragazzi, Collaboratori con la C maiuscola”.

In tanti anni di lavoro tanti apprendisti hanno imparato il mestiere da Vittorio, tanto che oggi molte delle carrozzerie indipendenti presenti in Valle d’Aosta sono gestite da suoi ex dipendenti. Nel 2013 è arrivato anche un grande riconoscimento con la nomina a Cavaliere della Repubblica Italiana.

“Mio padre era un grande personaggio, un uomo etero che ha costruito un’azienda insieme a mia madre partendo da zero”, continua Roberto. «Per di più in un’area almeno inizialmente ostile: potete immaginare la Valle d’Aosta all’inizio degli anni Sessanta per i bolognesi. Noi come famiglia siamo cresciuti con un forte spirito aziendale e ci siamo sempre sentiti parte dell’attività di mio padre, con un forte senso di appartenenza al nostro marchio. E in Valle siamo sempre stati identificati come culturisti. Sono sempre stato molto orgoglioso del mio cognome e dell’attività di mio padre”.

Marito, padre, nonno, gran lavoratore ma anche appassionato di sport, fondamentale è anche la sua attività in questo campo, sia come dirigente diAnpi Elter che come presidente della Gagliardistorica squadra di basket aostana che nel 1983 ottenuto il promozione in Serie Ctrascinata dal figlio Roberto.

Vittorio Padovani lascia la moglie Marisa, il figlio Roberto avuto da Elena, la nuora Claudia e i nipoti Luca, Federica e Francesca. I funerali avranno luogo martedì 30 aprile alle ore 10 nella chiesa di Saint-Martin-de-Corléans.

 
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