«Condivido ampiamente il discorso di Giannantonio Mingozzi sull’Università soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo della Facoltà di Medicina realizzato a Ravenna, e niente meno che a Forlì, in un clima di ottima integrazione tra i diversi reparti dell’ospedale Santa Maria delle Croci. In pochi anni, infatti, abbiamo raggiunto un numero considerevole di iscritti, fino a qualche anno fa sembrava impensabile che si potesse registrare un trend crescente di questa portata. Per mantenere questi livelli, però, sono ancora necessari grandi sforzi soprattutto in termini di logistica, alloggi per gli studenti, punti di studio e di incontro, oltre all’annosa questione della la necessità di migliorare le connessioni sono ancora molto scarse. Un aspetto essenziale.
“Detto questo, credo che la modifica del numero limitato istituito nel 1997 deve essere adottato in tal modo sperimentale e non definitivo, perché è vero che oggi assistiamo ad una forte domanda di medici di medicina generale e di diverse altre branche specialistiche al punto da mettere in crisi il sistema sanitario pubblico, tuttavia eliminare il test comporta numerose incognite a cui pensare.
Sembra ragionevole, infatti, modificare i criteri, le modalità ed i contenuti della selezione di accesso con nuovi meccanismi motivazionali e professionalizzanti in grado di valutarne appieno le potenzialità e le effettive qualità degli aspiranti, ma l’abolizione del test d’ingresso potrebbe portare in dieci anni a un numero considerevole di professionisti non tutti possono essere assorbiti dal mercato del lavoro.
In questo senso condivido il parere del presidente delle associazioni mediche nazionali che ha espresso la sua ferma opinione opposizione al testo base, proprio perché tale decisione deve essere innanzitutto fatta prevalere attraverso una programmazione mirata e anche lungimirante legata alla dinamica delle esigenze lavorative.
L’opportunità di sperimentare, quindi, va verificato soprattutto se si pensa alla situazione attuale mancano professionisti, ma snelliamo questo meccanismo di accesso anche alla luce della reale necessità dei medici, proprio per evitare effetti controproducenti opposti”.
Gianfranco Spadoni
Elenco per Ravenna
