A 48 ore dalla bufera scatenata dalle parole del generale Roberto Vannacci sui disabili, che per il candidato leghista alle europee dovrebbe studiare in classi separate, e conseguente imbarazzo tra i vertici leghisti, è arrivata la ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli a Perugia, ad una domanda specifica ha risposto: «Credo che il generale Vannacci abbia poi chiarito qual è la sua posizione ma, soprattutto, la nostra posizione è chiara». A chiedere al ministro di non venire in Umbria dopo le parole di Vannacci, candidato alle europee del suo stesso partito, è stata sabato la deputata umbra Elisabetta Piccolotti.
Intanto lunedì a Perugia il ministro Locatelli ha detto che l’inserimento dei disabili “per noi non è assolutamente in dubbio” nella Lega, aggiungendo che “la nostra posizione è chiara e risiede anche nel mio lavoro quotidiano”. E ancora: «Questa polemica forse dura troppo, perché si tratta di parole, mentre fino a dieci giorni fa cercavo di portare più attenzione possibile, e in realtà lo faccio ancora oggi, sul tema della riforma della disabilità. , quindi fatti concreti, leggi che cambiano la vita delle persone. Attraverso il decreto attuativo sul progetto di vita stiamo facendo una rivoluzione nella cura delle persone con disabilità e, in proporzione, mi sembra che dovremmo parlare di più di queste cose”.
Intanto l’eco delle parole di Vannacci è arrivata in Umbria, e lui sarà protagonista anche dell’Isola del Libro, evento per il quale il Comune di Passignano sul Trasimeno ha conseguentemente revocato il patrocinio. La consigliera regionale della Lega, Paola Fioroni, presidente dell’Osservatorio disabilità, intervenuta senza nominare Vannacci, ha evidenziato in un lungo post sui social: «L’inclusione è un percorso che non finisce mai». Queste parole non sono bastate al collega Fabio Paparelli (Pd), secondo il quale i consiglieri leghisti, a cominciare da Fioroni, dovrebbero “prendere le distanze da Vannacci”.
