È partito venerdì mattina dalla capitale della regione autonoma, dove le autorità del Partito comunista cinese sono accusate di violazioni dei diritti umani contro gli uiguri e altre minoranze etniche. Per Pechino è un modo per rilanciare la Via della Seta
29/04/2024
È partito venerdì mattina da Urumqi, capoluogo della regione cinese dello Xinjiang, il primo treno merci del trasporto intermodale ferroviario e marittimo diretto a Salerno, in Campania, carico di prodotti agricoli.
Il viaggio, di circa 10.000 chilometri, è stato celebrato dai media statali cinesi, che hanno sottolineato come il China-Europe Railway Express sia un progetto simbolico della Belt and Road Initiative. Cioè la cosiddetta Via della Seta sulla quale Italia e Cina avevano firmato, durante il governo Conte I, il protocollo d’intesa non rinnovato dall’attuale governo Meloni. La connessione offre “una garanzia per la stabilità della catena di approvvigionamento e della catena industriale mondiale”, ha affermato Li Shuanpingcapo dell’Ufficio di cooperazione internazionale Belt and Road della Commissione per lo sviluppo e la riforma della regione autonoma uigura dello Xinjiang.
Che è uno snodo cruciale della cosiddetta Via della Seta. Ma è anche la regione autonoma dove le autorità del Partito comunista cinese sono accusate di violazioni dei diritti umani nei confronti degli uiguri e di altre minoranze etniche. Campi di concentramento per dissidenti spiegati con il pretesto della lotta al terrorismo. Si tratta di un “genocidio” secondo gli Stati Uniti e i parlamenti di diversi paesi occidentali tra cui Canada, Paesi Bassi, Regno Unito, Lituania e Francia.
IL Tempi globali, il quotidiano in lingua inglese del dipartimento di propaganda del Partito comunista cinese, ha riferito del treno con un editoriale intitolato “L’iniziativa Belt and Road offre un ponte verso la prosperità nella regione occidentale della Cina”. Tradotto: se l’Europa vuole continuare a commerciare con la Cina, non preoccupatevi di cosa succede nello Xinjiang.
