SERIE C
Tra accelerazioni e passaggi a vuoto, la stagione 1932 del Latina Calcio ci lasciò costantemente con il fiato sospeso. In bilico tra vorrei ma non posso, tra la voglia di esplorare nuovi orizzonti e l’incapacità di sfruttare i momenti chiave. L’ingresso ai play-off è un valore da non sottovalutare, soprattutto per una società attenta a non perdere l’equilibrio tra gestione tecnica e finanziaria, senza dimenticare tutta una serie di eventi che non hanno certo aiutato i nerazzurri a raggiungere posizioni che, per la qualità della rosa erano a portata di mano. In attesa di capire se l’avversario sarà davvero il Taranto, è ufficiale il rinvio dell’inizio dei play off. Venerdì 3 maggio si discuterà presso la Giunta di Garanzia del Coni il ricorso presentato dai pugliesi in merito ai 4 punti di penalità inflitti per violazioni amministrative, per questo la Lega Pro ha rinviato a martedì 7 l’inizio del girone promozione.
LA STRADA
Siamo partiti forte, forse oltre ogni aspettativa, con Daniele Di Donato in panchina, ma quando il Latina sembrava pronto a fare il grande balzo in avanti, ha avuto vertigini e ha perso improvvisamente quota, portando al cambio della guida tecnica. L’effetto Gaetano Fontana ha dato una scossa a tutto l’ambiente, permettendo alla squadra di scalare la classifica, ma proprio quando tutto lasciava presagire un finale in crescendo, ecco una nuova involuzione, culminata con quattro ko di fila che hanno messo seriamente a rischio la squadra. estromettere i nerazzurri dal bacino promozione. Le vittorie contro l’Avellino, in trasferta, all’esordio in campionato e il bis concesso in casa contro il Potenza hanno alimentato l’autostima di un gruppo capace di posizionarsi ai vertici nelle prime quindici giornate di campionato. In totale sette successi, quattro pareggi e altrettante sconfitte. Tra le vittorie più belle c’è sicuramente quella ottenuta in casa del Foggia, un colpo clamoroso che suggerì il definitivo decollo verso le vette della classifica e invece da quel momento (fine novembre), la squadra pontina cominciò a perdere quota, senza trovare un modo per recuperarlo. E così dopo una serie di sette risultati senza successo (compresa la Coppa Italia, con appena due pareggi con Turris e Benevento), la società ha deciso di cambiare pilota, affidando la guida tecnica a Gaetano Fontana.
Una prima partita piena di problemi, con un virus intestinale che ha messo fuori gioco metà squadra, ma con un successo di capitale importanza. Con i tre punti conquistati al Francioni contro il Monterosi, i nerazzurri in un colpo solo sono riusciti a ritrovare la strada perduta verso il successo e la zona play-off. Un inizio promettente, con il pareggio di Caserta e tre vittorie consecutive con Catania in casa, Brindisi e Monopoli in trasferta, scandito dalla sconfitta contro Giugliano, una partita giocata con il cuore stretto per la prematura scomparsa di Maurizio Vona, padre del difensore. Edoardo, rientrato nella Capitale da pochi giorni. La sconfitta esterna contro la Virtus Francavilla e quella interna contro i campioni della Juve Stabia sono state superate grazie a due vittorie pesanti con il Crotone in trasferta e il Foggia in casa Francioni, grazie alle quali Latina sognava di chiudere al settimo posto, posizione che le avrebbe garantito il primo posto. turno di spareggio con la possibilità di giocare con due risultati favorevoli. Con quattro partite da giocare l’obiettivo era a portata di mano, ma vuoi per prestazioni al di sotto delle aspettative vuoi per la continua emergenza legata a troppi infortuni e squalifiche, il Latina ha messo insieme una striscia da incubo, lasciando sul piatto dodici punti pesantissimi. Ma ora inizia una nuova sfida. Molto difficile, ma allo stesso tempo stimolante. Uno spareggio da giocarsi, con ogni probabilità, contro il Taranto, l’ultima squadra a dare un dispiacere ai Pontini. I quali avranno così la possibilità di prendersi una bella rivincita per provare a farsi strada nell’intricato cammino della poule promozione.
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Il Messaggero
