“Abbiamo una missione da compiere. Sui momenti della stagione…” – .

Mister Michele Pazienza, il direttore dell’area tecnica Giorgio Perinetti e il direttore sportivo Luigi Condò sono intervenuti nel corso della trasmissione Contatto Sport su Prima Tivvù. Di seguito alcune dichiarazioni rilasciate dai protagonisti.

Michele Pazienza

Sul finale di campionato: “C’è tantissima gioia perché è un traguardo importante, che non ci regala la vittoria del campionato ma ci dà quell’energia e quella fiducia in più per arrivare ai playoff meglio di quanto potesse avere la classifica”. stato con un percorso diverso. Il risultato ottenuto nell’ultima partita è meritato per quello che hanno fatto i ragazzi, per come hanno lavorato e per la loro disponibilità in tutte le situazioni, nei momenti belli e in quelli difficili. Il secondo posto ci regala qualche piccolo vantaggio, ma sicuramente ci fa arrivare con maggiore autostima. Senza dimenticare l’aspetto più importante che ci ha dato la possibilità di riabbracciare la nostra gente”.

Sul programma in vista dei playoff: “Dobbiamo rimodularlo, lo abbiamo già rimodulato ma dobbiamo definire le amichevoli. Dobbiamo mantenere una condizione fisica accettabile, scaricando un po’ quella mentale. Dobbiamo ricaricarci dal punto di vista psicologico e prepararci a livello fisico. Quando inizierà il torneo, avremo l’opportunità di osservare gli avversari. Riprenderemo a lavorare mercoledì, cambierà qualcosa rispetto alle amichevoli e il giorno di riposo, previsto per domenica, sarà invece spostato un po’ più avanti”.

Pazienza parla anche della qualità dell’organico: “Ho sempre detto che ho a disposizione un’ottima rosa, profonda. Domenica ho fatto una sola gestione, avendo nove ammonizioni: ho gestito Frascatore perché è l’unico ruolo in cui non ho la doppia possibilità perché è l’unico braccio mancino della rosa. In attacco ho caratteristiche diverse che mi danno anche la possibilità di cambiare il sistema di gioco o il tipo di strategia da adottare in base alla partita e al suo andamento”.

Certe caratteristiche a partita in corso come Sgarbi centrocampista? «È vero che non li abbiamo più da qualche settimana, ma è altrettanto vero che abbiamo avuto solo Sgarbi a pieno regime. Russo è tornato in forma solo nell’ultimo mese dopo il lunghissimo infortunio. D’Ausilio è arrivato a gennaio, aveva bisogno di un periodo per adattarsi ai nostri ritmi di gioco. Sono giocatori che danno dinamismo al centro. Per scelta abbiamo utilizzato anche Varela che sta per rientrare. In quella zona del campo preferiamo mettere quelle caratteristiche in almeno uno dei tre interpreti. Quella di Sgarbi è una soluzione che possiamo adottare durante la partita, la vedo difficile fin dall’inizio perché serve maggiore equilibrio nei playoff, non possiamo permetterci di iniziare con troppa spregiudicatezza”.

Su Patierno: “È molto bravo sia dentro l’area che fuori, riesce a chiudere molto bene la partita. Ho la fortuna di avere nella mia rosa giocatori forti come Patierno e questo mi ha permesso di sostituirlo o di non rischiarlo in alcune occasioni. Per caratteristiche è un giocatore che può durare 95 minuti. Maleducato? Gli avversari hanno appreso delle sue caratteristiche e capacità. Non bisogna scaricare tutto il peso sulle sue spalle, come è successo con Marconi e Patierno. Le responsabilità vanno distribuite e questo ci ha avvantaggiato”

Sui tifosi: “Spero di rivederne tanti, come è successo con Benevento e Crotone, e di rivedere il tutto esaurito, anche sugli spalti”.

Giorgio Perinetti

Sul finale di stagione dei Lupi: “Negli ultimi tempi abbiamo visto un Avellino determinato, applicato e consapevole di poter raggiungere questo importante posto d’onore. L’euforia del secondo posto dovrà durare tre giorni. Poi sarà il momento di tornare al lavoro e sarà molto importante capire che quanto faremo in queste settimane ci porterà ad affrontare queste prime due partite che ci aspettano, sapendo che dovremo affrontare un avversario di grande valore. .”

Sulla difficoltà: “Era sempre quella iniziale, cambiando tanti giocatori e introducendone tanti nuovi. C’era il rischio che tanti cambi non favorissero la fusione immediata di una squadra che aveva ancora qualità. Abbiamo creato un gruppo sano di importanti professionisti. Adesso conta ancora di più l’unità, l’abbandono dell’“io” e il pensare al “noi”. Abbiamo una rosa lunga e 10 minuti possono essere decisivi per un giocatore, così come andarsene dopo 80 minuti non deve essere un’umiliazione. Dobbiamo credere nel lavoro di Pazienza, che ha guidato la squadra con equilibrio. Dobbiamo essere uniti e compatti. Non avevo mai fatto i playoff così, per fortuna avevo già vinto prima il campionato di serie C, qui non è andata così e questo è il mio rammarico. Ci sono tanti avversari forti, ma dobbiamo confonderci con il pubblico perché una squadra non vince mai da sola. Vince con una proprietà forte, con un ambiente stabile e con tifosi appassionati”.

Perinetti parla del mercato di gennaio: “È servito ad aiutare Pazienza ad avere giocatori funzionali alle sue idee. Non ha partecipato al mercato estivo, quindi era giusto prendere giocatori che corrispondessero alle sue idee. Non abbiamo fatto innesti prestigiosi, ma funzionali al calcio del nostro allenatore. Il momento peggiore? Quel gol segnato nei minuti di recupero contro la Juve Stabia e al termine di una partita molto contraddittoria. In quel momento la mancata vittoria allontanò la squadra dalla convinzione di poter arrivare al primo posto, ci fu un contraccolpo psicologico negativo. Avremmo potuto fare di più e mettere pressione. Miglior momento? La compattezza di questa finale, abbiamo ribaltato la situazione in casa e siamo arrivati ​​secondi, queste situazioni ci hanno permesso di ritrovare il pubblico”.

Sui playoff: “Spero di non affrontare nuovamente squadre del nostro girone, ma per una questione di cabala. Spero di rivedere l’Avellino che abbiamo visto in queste settimane, che sta bene e che è consapevole delle proprie capacità perché penso che sia una squadra difficile da battere. Possiamo giocarcela con tutti. Abbiamo avuto dei momenti complicati, ma li abbiamo superati insieme. Abbiamo una grande proprietà, che rispetta i ruoli e che ci permette di lavorare. Fino all’ultimo momento per D’Agostino e per il pubblico dobbiamo dare il massimo. Abbiamo una missione da compiere e speriamo di poter raggiungere il nostro obiettivo”.

Luigi Condò

Sul percorso di Avellino: “Il secondo posto è importante, lo abbiamo meritato. Abbiamo provato a vincere questo campionato, ma ci sono anche degli avversari. È andata così, ma la seconda posizione è un buon punto di partenza”.

Su Patierno: “È un giocatore importante, ha personalità, sa giocare con la squadra e si sacrifica. Ha raggiunto ottimi livelli in età avanzata, ma attaccanti come Patierno sono difficili da trovare in questo momento, soprattutto in Lega Pro. L’Avellino ha anche altri attaccanti forti, come Gori, Sgarbi, Marconi e Russo. Da questo punto di vista i numeri parlano chiaro, siamo il miglior attacco del campionato. Questo testimonia la qualità del nostro reparto avanzato e della squadra che permette ai nostri attaccanti di poter segnare”.

Su Ghidotti: “Credo che il portiere sia il ruolo più difficile. È un ruolo soggetto a critiche. Ha dimostrato grande personalità nei momenti in cui è stato criticato, ha sempre risposto tempestivamente, ha fatto interventi eccezionali e ha commesso alcuni errori, che fanno parte della crescita. Ha dimostrato carattere e personalità in un luogo bello e difficile come Avellino”.

Su Perinetti: “Con lui ho un ottimo rapporto. Ho avuto la fortuna di lavorare con lui quest’anno, è per me motivo di grande crescita. Le sue parole mi rendono felice. Lo ringrazio, speriamo che finisca come tutti speriamo. Pazienza? Credo che sia una persona coerente e seria. Tutti noi che lavoriamo nel calcio possiamo sbagliare o intuire qualcosa. Siamo operatori, lavoriamo in questo mondo. Qui il tecnico ha fatto un buon percorso, da quando è arrivato ha segnato quattro punti in meno della Juve Stabia. Ha una media punti importante, ha credibilità nel girone ed è rispettato dai giocatori. È una brava persona e un allenatore capace. Voglio dire che siamo ai piedi della salita, che sarà molto lunga e difficile. Non abbiamo fatto niente, arriviamo secondi e penso che l’Avellino abbia ottenuto un risultato importante. Vogliamo affrontare questi playoff dando soddisfazione alla piazza e alla proprietà”.

Sui playoff: “Ci prepareremo come se il campionato fosse ancora in corso. Ci saranno allenamenti settimanali, cercheremo di stabilire amichevoli utili. Il posticipo di tre giorni modifica la settimana lavorativa. Il programma a cui avevamo già pensato cambierà un po’. La squadra deve allenarsi bene. Ci mancherà la partita settimanale, prendersi una pausa di 24 giorni non è una cosa facile, ma abbiamo uno staff professionale. Le amichevoli saranno importanti. Slittamento? Purtroppo è una situazione che cambia molto e che incide sulle squadre che dovranno disputare i playoff”.

 
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