L’Aquila batte il Termoli Addio al sogno della Serie C – Sport – .

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TERMOLI (3-5-2): Lombardo 6; Hutsol 6.5, Sicignano 7, Caiazza 6; Garzia 6,5 ​​(32′ st Maiorino sv), Colarelli 6 (45′ st Rinella sv), Scoppa 6, Corcione 6 (34′ st Longo sv), Barchi 6; Burzio 6, Gabrielli 6 (26′ st Thiaw 6). A disposizione: Maresca, Izquierdo, Allegretti, Anas, Ousfar. Allenatore: Carnevale.

L’AQUILA (3-4-3): Michelin 6,5; Bellardinelli 6 (45′ st Pisciotta sv), Alessandretti 6, Brunetti 6; Mandrelli 5 (15′ st Del Moro 6), Angiulli 6 (32′ st Alessandro sv), Del Pinto 6, Di Santo 5; Banegas 6, Marcheggiani 5 (39′ st Persiani sv), Mantini 5,5 (21′ st Costa Ferreira 6). A disposizione: Cerroni, Modesti, Orsi, Mengani. Allenatore: Cappellacci.

Arbitro: Colelli di Ostia Lido.
Nota: Ammoniti Scoppa, Gabrielli, Burzio, Thiaw, Alessandretti. Angoli 2-5. Circa 1.200 spettatori di cui 300 aquilani.
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La vittoria non arriva e il sogno si infrange al Cannarsa di Termoli. L’assalto alla Serie C è rinviato alla prossima stagione. L’Aquila accederà agli spareggi nel girone F con il vantaggio della migliore posizione in classifica, visto che chiuderà il campionato di Serie D al secondo posto. Dietro Campobasso che vince a Chieti e approfitta del pareggio di Termoli per riportarsi a -4 a 90′ dalla fine. Vantaggio matematicamente incolmabile. Delusione nel capoluogo abruzzese, festa nel capoluogo molisano. Al Cannarsa è di scena la resa rossoblù, più che mentale. Serviva la sesta vittoria di fila per continuare a sperare e invece è mancato il gol, la lucidità e la precisione per arrivarci. A 90′ dalla fine la consolazione di aver dato il massimo, fino all’ultima goccia di sudore, ma non è bastata per recuperare e superare Campobasso, battuto in campo sia all’andata che al ritorno. scontro diretto. Non era la solita L’Aquila. È mancata la scintilla al cospetto di un Termoli che giocava per il pareggio che gli avrebbe dato la certezza della salvezza. Molisani si è piazzato meglio in campo, bloccato con il 3-5-2 per chiudere tutti gli spazi per ripartire in contropiede. L’Aquila non è riuscita a mettere in campo le proprie risorse. Manovra lenta, poche conclusioni. Il Termoli padroneggia tatticamente il campo. Al 7′ brividi per Michielin con Scoppa che dalla destra mette in mezzo per Burzio che non sfrutta il pallone invitante in area. L’Aquila attacca, ma va a sbattere contro il muro giallorosso. Il corpo a Cannarsa e la testa ad Angelini. Entrambe le partite sullo 0-0 all’intervallo. L’Aquila ancora a due punti dalla vetta. Nella ripresa i rossoblù tornano all’attacco, alzano il ritmo e la partita riparte. Ma dopo un quarto d’ora arriva la notizia del vantaggio di Romero per il Campobasso a Chieti. L’Aquila sempre più sotto pressione. Cappellacci porta forze fresche in campo, il Termoli pensa a difendersi e ad occupare tutti gli spazi. L’Aquila ci mette più energia agonistica: crea anche qualche occasione da gol, ma c’è troppa fretta nel tiro. Manca di chiarezza. Al 22′ rovesciata di Del Pinto in area e il portiere devia in angolo. Poi Di Santo spreca una grande occasione davanti al portiere. Il Termoli in contropiede crea brividi a Michielin, ma da Chieti arriva la notizia che il Campobasso ha raddoppiato. Altro duro colpo per i rossoblù che si lanciano in attacco, provocando però ancora più confusione. Il bunker molisano regge. Finisce 0-0, il Termoli festeggia la salvezza, L’Aquila scende verso gli spogliatoi. Il sogno della Serie C è rimandato. Domenica pienone al Gran Sasso d’Italia contro il SN Notaresco: il secondo posto per una squadra neopromossa è comunque un buon risultato. Una partita che servirà a poco, poi sarà tempo di play-off. E solo dopo si parlerà del futuro di Roberto Cappellacci. Il che ha dimostrato di meritare conferma. Meritare un’altra occasione per attaccare il C.
Angelo Di Stasio

 
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