“Mi dispiace, non sono arrabbiato. Complimenti a Genoa e Gilardino” – .

Dopo la sconfitta di stasera contro GenovaClaudio Ranieriallenatore di Cagliariha parlato dalla sala stampa della Ferrari: “Mi dispiace, non sono arrabbiato. I ragazzi hanno fatto del loro meglio. Il Genoa è stato bravissimo e anche Gilardino. Loro giravano palla velocemente e noi non siamo riusciti a fare quello che siamo abituati a fare, restare stretti e compatti per aiutarci a vicenda. Ciò non è riuscito ed erano bravi. Ho detto ai ragazzi di non preoccuparsi, pensiamo alla prossima partita anche perché nell’ultimo mese e mezzo abbiamo fatto bene“.

Sulle scelte formative: “Stavo cercando di portare giocatori che potessero far crescere la squadra nel modo in cui era abituata a giocare. Forse avrei dovuto pensare che senza certi giocatori sarebbe stato meglio restare lì e aspettare il bel tempo. Non è stato così, ma i ragazzi hanno dato tutto e non posso biasimarli. Quando vado a vedere i dati sono sicuro che avranno corso di più delle altre partite, ma quando corri così e non riesci a stare insieme devi fare i complimenti all’avversario“.

Alla luce di questa sconfitta, come inquadra la sfida di domenica prossima contro il Lecce?

Spero di poter recuperare diversi giocatori. Con il Lecce è importante come tutte le partite che abbiamo giocato dall’inizio del campionato. Ad alcuni è andata male. Adesso stavamo attraversando un bel periodo di forma e dobbiamo riprendere subito il discorso contro una squadra che è davanti a noi e si sta salvando. Sicuramente il nostro pubblico ci seguirà perché ne abbiamo bisogno. Non eravamo fenomeni prima e non siamo diventati terribili oggi. Abbiamo fatto un gioco, le cose che pensavamo dovessero fallire non sono riuscite. Complimenti al Genoa e continuiamo con il nostro percorso. Siamo lì con una partita in meno e tutti gli altri non ci hanno tolto qualche punto di troppo, dobbiamo vedere il bicchiere mezzo pieno“.

Il fattore mentale potrebbe aver avuto un impatto? Il Genoa è sceso in campo senza alcun obbligo di risultato perché era già salvo, servivano i punti. Potrebbe aver avuto un impatto?

Non credo che abbia influito, sia noi che loro volevamo vincere. Hanno preso la chiave del problema e non siamo riusciti a fare quello che dovevamo fare. Inutile dire mea culpa, bisogna dare a Cesare quello che è di Cesare e dare a Gilardino gli onori di quello che ha creato: una squadra che sa quello che deve fare. Lo hanno fatto molto bene perché si sono mossi velocemente e hanno portato la palla in area di rigore con i tiri di Thorsby e Retegui. E sempre Gudmundsson che vaga per il campo cercando di portarci fuori posizione. Congratulazioni a loro“.


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