«Non vediamo l’ora» – Teramo – .

GIULIANOVA. L’esterno offensivo Andrea Massetti è il primo giulianovano a presentarsi in sala stampa, con il volto disteso e senza tensione, come la squadra in campo: «Eravamo tranquilli, senza alcuna energia agonistica. Questo ci ha favorito nel gioco e nel far esordire con assoluta efficacia tanti ragazzi, che alla fine si sono dimostrati diligenti”. Ma è ovvio che la mente sia subito rivolta ai playoff che inizieranno il 26 maggio al Fadini: «Non vediamo l’ora di iniziare questa nuova avventura. Ci aspettano tre settimane difficili in cui lavoreremo duro per rimetterci in forma”. Un accenno alla sua condizione fisica: «Ho iniziato tardi ad allenarmi e questo ha influito sulla mia prestazione nel primo turno, ma ora sto davvero bene». Infine un accenno al nuovo ruolo del centrocampista, che non è proprio una novità: «L’ho fatto in passato ed è un ruolo che conosco e mi piace. Con la gamba destra riesco a coprire bene la fase di rottura e costruzione e soprattutto mi inserisco nel tiro”.
Voce al signore Angelo Pagliaccetti: «Chiudere il torneo con 80 punti è tanto, ma ora azzeriamo tutto e ripartiamo da capo. Adesso ce la giochiamo tutta e cercheremo di farlo nel miglior modo possibile. Abbiamo onorato il campionato fino alla fine nonostante chi dubitava. Impegno e agonismo, anche con i ragazzi del settore giovanile, che evidentemente iniziano ad imparare subito cosa vuol dire giocare a calcio a Giulianova”. Ora tre settimane di lavoro: «Prima scarico, lavoro in mezzo, tecnica per finire».
Sul fronte Sant parla un uomo molto onesto e severo Stefano Cichella: «Dopo il cambio di allenatore abbiamo fatto tre ottime partite, ma oggi non ci siamo piaciuti. Mancava la fame e la determinazione competitiva. E queste restanti due settimane sono fondamentali per ritrovare questi elementi, senza i quali non si va da nessuna parte. Se riusciamo a ritrovare noi stessi e a riorganizzarci possiamo arrivare ovunque e ottenere qualsiasi risultato. Oggi non c’era nulla da dare per scontato e siamo stati superficiali. Pure. Dipendevamo da un altro risultato, è vero, ma prima dovevamo fare il nostro. Siamo stati fortunati, fa parte di questo sport, lo prendiamo e dobbiamo tenerne conto. Ne parleremo questa settimana, tenendolo presente come punto da cui partire, ma non come punto di arrivo, perché ora, sembra un luogo comune, per noi inizia un altro campionato”.
Enzo De Dominicis

 
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