“Porterò a Coverciano quattro 10 del mondo” – .

Spalletti si prepara ad affrontare il suo primo Europeo da allenatore con l’Italia: “La fiducia deve corrispondere all’amore che si prova per la Nazionale. Più lo ami, più fiducia hai.

In meno di due mesi ilItalia proverà a difendere il titolo europeo in Germania, primo impegno importante per Luciano Spalletti alla guida della Nazionale. Dopo aver vinto lo scudetto con Napoli il commissario tecnico vuole appuntarsi un’altra spilla sulla giacca, regalandosi un percorso ricco di soddisfazioni in questa sua nuova avventura. Ha già le idee molto chiare sul tipo di lavoro da svolgerefuori dal campo ancor prima che dentro il centro sportivo durante il ritiro pre-europeo.

Al Corriere dello Sport ha rilasciato una lunga intervista in cui ha parlato del suo progetto di lavoro nei confronti della Germania. Come sempre Spalletti si concentra sul lato emotivo delle cose, sulla loro natura più profonda, e nella sua chiacchierata non ha parlato solo di schemi e campo, ma ha portato il discorso su un altro livello. Innanzitutto i suoi giocatori arriveranno alla competizione carichi di motivazioni e pronti dal punto di vista mentale. Per fare questo il CT si affiderà a quattro persone speciali: Vorrei portare quattro 10 del Mondiale, Baggio, Del Piero, Totti e Antognoni a Coverciano, quando ci incontreremo per preparare gli Europei.. Ne ho già parlato con Gravina. Immagina se quei 40 partecipassero a una delle nostre sessioni di formazione: spingerebbe i ragazzi ad aumentare le loro prestazioni… A breve uscirà l’invito ufficiale da parte della Federazione”.

Quattro simboli di epoche diverse che aiuteranno l’Italia a preparare l’Europeo, che affiancheranno i senatori della Nazionale e le nuove leve che verranno presentate nelle prossime convocazioni. Una mossa che serve a richiamare il giusto spirito degli azzurri in un momento difficile, in cui è necessario riorganizzare le idee e rilanciare la squadra. La fiducia di Spalletti per i prossimi Europei è incrollabile: La fiducia deve corrispondere all’amore che si prova per la Nazionale. Più lo ami, più fiducia hai. Non dobbiamo temere nessuno, teniamolo in testa come un’idea fissa. Noi siamo il mezzo per raggiungere la piena felicità. La nostra e quella di chi ci ama”.

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Presto l’ex tecnico del Napoli festeggerà il suo primo anniversario sulla panchina azzurra, sperando di festeggiare con un trofeo stretto tra le braccia. In questo primo anno di gestione, a differenza di tanti predecessori, non si è mai lamentato del bacino limitato a cui attingere nella scelta dei giocatori. Anche in questo caso Spalletti dà una lezione preziosa:Cosa devo fare? Accetto un incarico e parto con un alibi? La maglia della Nazionale è qualcosa di speciale. Quando arrivi in ​​Nazionale sai che quella maglia la devi riempire. E lo indossi sempre. Dovete allenarvi bene nelle due ore dell’esercizio, ma anche nelle 22 ore successive avete il dovere di comportarvi adeguatamente. Meglio un giocatore un po’ meno qualitativo, ma moralmente integro”.

 
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