due anni e mezzo di buffonate senza fine – .

“Che domenica bestiale”, Fabio Concato cantava e canta ancora – nonostante l’età. Noi calabresi potremmo cantare “che lunedì bestiale” dopo aver ascoltato l’invettiva di Robertino Occhiuto da Cusenza nel solito distorto e improbabile “Idalian” sul traguardo raggiunto dei due anni e mezzo di presidenza.

Due anni e mezzo brutali per noi calabresi: ci dovrebbe dare il Nobel per la resistenza. Le catastrofi non arrivano mai sole e infatti nella stessa conferenza Roberto da Cosenza annunciava che “Rimarrò qui fino alla fine della legislatura“.

Fanculo! Non è chiaro se si tratti di una minaccia o di una condanna definitiva. Eppure fino a ieri le speranze erano tante, prima i grandi giornali calabresi esperti di questioni regionali ci avevano fatto sperare in una candidatura al Parlamento europeo, poi in una missione a Roma per fare da deputato unicum di Tajani, poi – addirittura! – chi entrerebbe nel governo.

Niente, niente di tutto questo, abbandonate ogni speranza oh voi calabresi che non vi libererete dei Maroni prima del 2026. Però è un’ingiustizia! Mentre l’altro giorno, con un malinconico post, era affiorato un minimo di autocritica sui tanti traguardi non raggiunti, ieri, invece, abbiamo assistito alla versione migliore del nostro Presidente Regionale, simpatico (woo…), brillante, effervescente, vivace… Così ce lo ha descritto la stampa amica e così lo fanno credere le truppe accompagnate da camerieri e servitori vari.

La prima cosa che salta subito all’occhio è l’assoluta somiglianza con James Bond, l’agente speciale 007 al servizio di Sua Maestà la Regina d’Inghilterra. Camicia bianca e perfino occhiali da sole: il James Bond della Cittadella! Molti calabresi in questi due anni e mezzo si saranno chiesti: ma che senso ha esibirsi sempre in maglia bianca? È inutile, serve solo a creare scena, teatro, commedia davanti alle telecamere. La maglia bianca è un espediente per nascondere l’assoluta mancanza di idee e per abbinare le stronzate propinate con tanto di bava e bava alla bocca. L’eredità di un’assoluta incapacità oratoria che è tragicomicamente evidente a tutti, soprattutto fuori dalla Calabria.

Il Cazzaro di Calabria, giunto a metà del suo mandato, è come un attore sull’orlo del tramonto che ripete sempre lo stesso repertorio, stanco e prevedibile. E via con il valzer: Governare la Calabria è come essere in un videogiocosconfiggi un mostro e subito dopo ce n’è un altro, ma è una regione bellissima e sono molto felice di essere riuscito, almeno in questi due anni e mezzo, a dare una rappresentazione di questa regione che non è quella che hanno avuto gli italiani nei decenni passati”.

Presidente Occhiuto, siamo disposti a non chiamarla più Cazzaro di Calabria e forse nemmeno parassita cosentino, ma risparmiarci sempre queste stronzate della nuova rappresentanza della Calabria rispetto al passato. Sembra di ricordare gli effetti speciali del cinema, il technicolor della Calabria, in tre dimensioni. Adesso aspettiamo solo l’arrivo dell’intelligenza artificiale, di cui a Germaneto c’è davvero bisogno. Tra l’altro è così pieno di sé, vanitoso e presuntuoso che non capisce quando lo dice “Fino a due anni e mezzo fa i calabresi erano abituati a vedere la loro regione rappresentata sempre come “ingovernabile” e invece in due anni e mezzo noi abbiamo dimostrato che è possibile, avviando un cambiamento…” la prima su cui viene espresso un giudizio negativo è la compianta Jole Santelli e francamente – nonostante tutta la Calabria sia a conoscenza di ciò che ha tramato per sedersi al suo posto – Anche a noi che spesso siamo stati critici nei suoi confronti, non ci sembra umanamente giusto.

Naturalmente nella sua esibizione non potevano mancare i suoi pezzi forti. A partire da super stronzata di “tolleranza zero” contro gli incendi dolosi divenne “un modello che ha colpito positivamente anche la Presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola e che vogliamo estendere a livello europeo”… Caltrimenti c’è una coda di ministri, presidenti di regione, esperti da tutta Europa, per scoprire il segreto dei superdroni calabresi. Sembra addirittura che Putin abbia inviato le portaerei avvistate l’estate scorsa nel Mar Ionio per spiare la sala di controllo della regione Calabria e carpirne i segreti. Auuu….

E poi le barche ecologiche nella lotta all’inquinamento marino. Che dire, un enorme successo. Già ad aprile erano arrivate segnalazioni di zone di mare sporche, a partire da Pizzo Calabro dove i migliori scienziati erano accorsi per salvare i moribondi. Un altro grande “successo” dell’era calabrese del Cazzaro. Auuuu…

La sanità è quasi rinata sotto le sue mani, le code al pronto soccorso non ci sono più (sic!), i nuovi ospedali sono in fase avanzata di costruzione (doppio sic!), i Lea sono passati da rossi a super rossi e così via. Nel frattempo, l’emigrazione sanitaria raggiunge livelli assoluti e paghiamo le regioni ricche. Ma volete dare la soddisfazione del nostro Cazzaro di Calabria nell’affermare pubblicamente che uno dei nostri comunisti, quelli che hanno famiglia, lo ha riconosciuto come un grande statalista: «Un mio collaboratore che è comunista, Silvio Greco, quando abbiamo comprato la Sacal mi pare, mi ha mandato una foto con la falce e il martello. Ma io sono un libertario, credo nel potere del mercato. Ma il mio interesse principale è far funzionare le cose. Se non va così è chiaro che io intervengo sul pubblico, ma senza mai pestare i piedi ai privati…”. Certo, ci vuole molta stronzata per definire Silvio Greco un “comunista” con tutti quei soldi che gli dà la politica. Probabilmente intendeva “comunista con il culo degli altri”… mentre per quanto riguarda il suo essere “comunista” tutti sanno che Robertino è un fascista mascherato e, a dire il vero, anche cattivo…

Robertino poi insiste nel dire che la politica non se la prende più con lui e infatti è lui a nominare il peggio del peggio. Il massimo è stato raggiunto nel 2023 con la nomina a commissario dell’ASP di Vibo di Giuseppe Giuliano che dopo pochi mesi è stato colpito dall’interdizione cautelare dai pubblici uffici. Quella stessa Asp di Vibo Valentia alla quale il nuovo Prefetto di Vibo, Paolo Giovanni Grieco, invia la commissione di accesso appena insediato. Auuu….

Nel turismo, poi, è un successo dopo l’altro: si va dai 2,6 milioni spesi per il palaghiaccio di Milano – i Lumbardi sono ancora grati – al Capodanno di Amadeus a Crotone che ci è costato altrettanto con ad minchiam al seguito. i canali Rai. Stiamo ancora aspettando gli effetti benefici sul turismo calabrese. Per ora a Pasqua e nei ponti primaverili ci rilassiamo come gli anni scorsi.

E poi Tropea, la capitale del turismo. Per anni ha glorificato l’azione del principe di Tropea, Giovanni Macri, mai una parola di critica di fronte ad atteggiamenti e scelte discutibili, sembravano una coppia perfetta. Ora che l’Amministrazione Tropea è stata sciolta, afferma che le scelte vanno rispettate, in perfetto stile… Ponzio Pilato. Per quanto riguarda le elezioni comunali di Vibo dice che non gli è stato chiesto della candidatura di Cosentino. Forse l’unica notizia positiva della sua conferenza stampa. Vuol dire che c’è una grande possibilità che la destra perda il comune di Vibo dopo decenni di malgoverno. Il problema è che se vince Muzzopappa siamo ancora sulla destra e se vince Romeo, beh… non importa…

Il 1 gennaio 2024 abbiamo assegnato a Roberto Occhiuto il Premio Cazzaro di Calabria 2023. Oggi, nello sfortunato anniversario dei due anni e mezzo del suo governatorato, estendiamo il giudizio a tutti i 30 mesi della sua gloriosa presidenza. Sono due anni e mezzo che sbava e sputa in bocca. Un tripudio di cazzate in serie. Da noi in Calabria è un decisore, poi con il governo diventa quello che in realtà è: un asino ragliante… Uno che ha accettato tutte le scelte scellerate del governo Meloni contro il Sud e la Calabria. Accetta il ponte di Salvini che è uno sfiguramento delle nostre bellezze perché serve a fare affari per aziende, consorzi, imprenditori, manager. E per dire sì al business degli industriali del nord ci mettiamo anche i nostri soldi. Accetta l’autonomia differenziata di Calderoli che ci farà diventare una Regione di serie C. Si dichiara entusiasta del rigassificatore fisso nella piana di Gioia Tauro che distruggerà ciò che resta di uliveti e aranceti. Proprio nell’anno in cui la COP 28 di Dubai stabiliva che si dovesse abbandonare i combustibili fossili entro il 2050. Che tempismo… Aww…

 
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