Polemiche per la sua mostra a Molfetta. Nicola Giotti si difende e spiega – .

Polemiche per la sua mostra a Molfetta. Nicola Giotti si difende e spiega – .
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Tanti consensi e un po’ troppe polemiche. La mostra “Via Lucis” del maestro pasticciere Nicola Giotti, Andato in scena nelle scorse settimane al Torrione Passeri di Molfetta, è stato visitato da centinaia di persone, molte anche da fuori regione, ed è stato oggettivamente un successo. Giotti disegnò i simulacri della Settimana Santa di Molfetta sulle sue ormai famose uova di cioccolato, ma qualche critica arrivò dalla parte più conservatrice della città. L’evento, promosso dalla Fondazione Valente con il patrocinio del Comune, è stato organizzato da Confartigianato Bari-Bat-Brindisi e non ha lasciato nessuno indifferente.
Abbiamo poi parlato con l’artista-pasticcere per avere alcune spiegazioni e per permettergli di far comprendere il suo messaggio.

Maestro Giotti, a Molfetta ci furono polemiche e molti consensi per la sua mostra. Cosa ti senti di dire a riguardo?
Ebbene, mi dispiace per il primo e sono felice per il secondo.

Mi spiego meglio…
Partiamo col dire che le mie Uova di Cioccolato non sono legate ad una mera produzione durante il periodo pasquale, bensì rappresentano dolci tele su cui realizzo quadri con l’aerografo con la tecnica dell’aerografia indiretta speculare lucida, unica al mondo da me brevettata, su su cui è stato scritto un libro, “Metamorfosi” (Chiriotti editore) depositato presso l’Archivio di Stato di Palazzo Madama, a Roma, il 5 maggio 2022. Da questa produzione si può dedurre che da quando ho introdotto questa tecnica decorativa, le Uova I sono state un strumento per celebrare la bellezza, qualcosa di grande e importante. Negli anni infatti le Uova sono state realizzate per grandi eventi, per le Frecce Tricolori a Giovinazzo, Matera capitale europea della Cultura, o per noti personaggi del cinema come Elena Sofia Ricci premiata a Venezia, Giovanni Turturro cittadino onorario di Giovinazzo oppure per alcuni film girati in Puglia o per grandi eventi sportivi come il Giro d’Italia.

Allora ci dice che anche la Settimana Santa di Molfetta è un grande evento, che comprende la fede, ma fa parte del patrimonio culturale regionale e nazionale?
Lo spirito con cui è nata questa mostra è esattamente quello che hai illustrato nella domanda: abbiamo voluto celebrare lo straordinario patrimonio artistico e la grande fede che caratterizza la Settimana Santa a Molfetta. Quelle statue, l’intero corollario dei riti, costituiscono per me un patrimonio enorme che caratterizza fortemente Molfetta, uno dei patrimoni più specifici e caratterizzanti di una comunità esistente nella nostra regione.

Non solo un Uovo ma più Uova…
Esatto. Un omaggio in piena regola a questa grande tradizione, a questo patrimonio spirituale prima ancora che artistico. Non un solo Uovo ma un’intera mostra, per la prima volta in Italia, in una cornice suggestiva recuperata con pregio come il Torrione Passeri.

Allora hai qualcosa da dire ai tuoi detrattori sui social?
Penso che alcuni non abbiano visitato la mostra, ad altri lascio il sacrosanto diritto di critica, ma vorrei rivolgermi ai custodi di quella tradizione secolare: questa mostra deve essere motivo di orgoglio perché rende omaggio a quel grandioso tradizione. Le Uova, pur essendo interamente commestibili, sono in realtà concepite come opere d’arte e sono il risultato di un lunghissimo processo di preparazione e di una grande attenzione all’utilizzo dei materiali. Permettetemi allora di spiegarvi che sono credente fin da bambino e totalmente immerso nell’atmosfera della Passione, il grande Mistero della quale coltivo dentro di me. Sono figlio del responsabile, a tutt’oggi, della vestizione della Pietà di Ruvo di Puglia e nella mia famiglia abbiamo sempre avuto un grande rispetto per i valori che le manifestazioni della pietà popolare rappresentano. Nessuna bestemmia, anzi l’esatto contrario, tra l’altro molto apprezzato dagli ambienti clericali.

Perché “Via Lucis”?
“Via Lucis” perché il fulcro del messaggio pasquale è la risurrezione a vita nuova. La vita che è lontana e si incarna da Dio fatto uomo. “Via Lucis” anche per il luogo dove si è svolta la mostra, il Torrione Passeri. Per come è strutturato architettonicamente sembra un viaggio iniziatico verso la luce, poiché la sala del piano inferiore, con volte a botte e lucernario e feritoie affacciate sul mare di Molfetta, a mio avviso celebrano la vita e il continuo movimento del mare è vista come acqua purificatrice, da cui rinascere. E poi lo splendore delle Uova, secondo la mia tecnica, esprime visivamente quanto possa essere azzeccato quel titolo.

Quindi la polemica è finita?
Non ci sono mai state polemiche da parte mia, ho ascoltato e letto tutti con attenzione come deve fare un umile artista. Ho bisogno di imparare sempre e prendere idee. Ricordo però a tutti che immagini sacre erano già state dipinte da me, vedi l’Uovo con San Nicola donato per le celebrazioni baresi o l’omaggio al nostro indimenticabile pastore, Don Tonino Bello, donato a Papa Francesco in occasione della sua storica visita a Molfetta. Quindi basta polemiche, viva l’arte in tutte le sue forme e viva l’immenso patrimonio artistico e spirituale di cui i molfettesi sono custodi.

 
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