Ottanta milioni di euro è la spesa sostenuta nel 2023 dalle imprese artigiane casertane per la ricerca di personale qualificato. I primi mesi del 2024 confermano il trend dell’anno precedente, tanto che nelle imprese artigiane campane mancano in media quasi cinque lavoratori su dieci previsti, con pesanti ricadute sulla produzione.
Per questo, in occasione delle celebrazioni del Primo Maggio, la Festa dei Lavoratori, Confartigianato Imprese Caserta è al lavoro per lanciare al più presto un nuovo modello formativo ad hoc, pensato per creare gli artigiani del futuro. “Immaginiamo un percorso formativo certificato, realizzato in collaborazione con aziende del settore, che segua gli studenti passo dopo passo, dall’apprendistato all’ingresso nel mondo del lavoro. Questo modello garantirebbe non solo una formazione pratica e aggiornata, ma anche un ingresso più fluido nel mercato del lavoro, con figure professionali già formate e pronte a rispondere alle specifiche esigenze delle imprese promotrici”, spiega Antonio D’Albore, presidente di Confartigianato Imprese Caserta.
Il problema relativo alla difficoltà di reperire manodopera è comune in tutto il mondo imprenditoriale italiano. Nel 2023, secondo i dati Unioncamere-Anpal, le imprese italiane indicano una difficoltà di approvvigionamento del 45,1%, in aumento di 4,6 punti percentuali rispetto al 40,5% del 2022. Nelle imprese artigiane la criticità è più marcata, con la quota di imprese difficilmente fonte di ricavi in aumento al 55,2%, 10,1 punti percentuali in più rispetto alla media del 45,1%. Il dato campano, ad esempio, è pari al 49,8% con 10.200 artigiani introvabili su 20.500 assunzioni.
“Si tratta di un impatto così significativo che molte aziende si ritrovano a dover posticipare o ridimensionare i propri progetti a causa della mancanza di personale. Ciò non solo rallenta la crescita dell’impresa stessa, ma anche dell’economia locale. Senza nuovi artigiani rischiamo di perdere non solo competenze e tradizioni, ma anche innovazione nel settore”, continua D’Albore.
La difficoltà nel reperire personale determina l’allungamento dei tempi necessari per reperire la figura professionale desiderata. Secondo dati riferiti al 2023, le imprese impiegano in media 3,3 mesi prima di riuscire a coprire il posto vacante, tempo che sale a 4,8 mesi nel caso di ricerca di un lavoratore specializzato (Unioncamere-Anpal, 2024). Tutto ciò fa lievitare i costi: in Campania, nel 2023, sono stati spesi 529 milioni di euro per cercare personale, 80 nella sola provincia di Caserta. Le cause di questa emergenza sono molteplici. In primo luogo, c’è una generale mancanza di consapevolezza riguardo alle opportunità che l’artigianato può offrire in termini di carriera e di crescita personale. Inoltre, molti giovani vedono l’artigianato come un settore antiquato, al passo con i tempi, e non sono consapevoli di come si sta evolvendo, soprattutto con l’integrazione di nuove tecnologie e metodi sostenibili.
Manca inoltre una formazione specifica che colleghi direttamente le scuole con le realtà artigiane locali. “Proprio per questo stiamo lavorando con gli enti locali e le scuole per sviluppare un modello formativo ad hoc, pensato per creare gli artigiani del futuro. Si tratta di un percorso formativo certificato, realizzato in collaborazione con aziende del settore, che segue gli studenti passo dopo passo, dall’apprendistato fino all’ingresso nel mondo del lavoro. Questo modello garantirebbe non solo una formazione pratica e aggiornata, ma anche un ingresso più fluido nel mercato del lavoro, con figure professionali già formate e pronte a rispondere. alle specifiche esigenze delle imprese promotrici”, conclude il presidente di Confartigianato Imprese Caserta.
